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- Tutorial: come e quando pulire la lavatrice (in modo naturale). La guida pratica che stavi aspettando!
Io credo di non aver mai pulito la lavatrice. Finché ho scoperto che prendendoci cura dei nostri elettrodomestici (carezze e bacini a parte) gli allunga notevolmente la vita. Quindi perché non iniziare oggi? In questo articolo "tutorial" ti guiderò passo passo alla scoperta di come e quando pulire la lavatrice (con ingredienti naturali ovviamente). Insomma, la guida pratica che stavi aspettando! I soliti due problemi: lavatrice intasata e cattivi odori Le due ragioni che di solito ci spingono a mettere mano alla lavatrice (per pulirla) risiedono nei soliti due problemi: scarico intasato e/o cattivi odori. Le possibili cause del cattivo odore che puoi sentire nella lavatrice. Lo sporco e gli odori sgradevoli non si formano per caso. Se la tua lavatrice inizia ad intasarsi e ad emanare cattivi odori, probabilmente hai fatto qualcosa che non va. Innanzitutto, una lavatrice può avere un cattivo odore perché i capi molto sporchi vengono lavati a temperature troppo basse. Più i capi molto sporchi vengono lavati a basse temperature, più i batteri su di essi saranno resistenti . Si depositeranno quindi nel cestello dell'elettrodomestico e vivranno la loro piccola vita! In altre parole, si moltiplicheranno e causeranno cattivi odori... 💡 In generale, possiamo dire che i cicli brevi a bassa temperatura dovrebbero essere riservati ai capi poco sporchi . Per la biancheria per la casa o l'abbigliamento sportivo, ad esempio, è indispensabile eseguire un programma leggermente più lungo e a temperatura più elevata. La lavatrice può provocare cattivi odori anche per altri motivi , se: si chiude lo sportello senza dare al cestello il tempo di asciugarsi; si lascia la biancheria bagnata in lavatrice per troppo tempo prima di stenderla; non si puliscono le guarnizioni del cestello e i rifiuti (capelli, peli, pezzi di fazzoletto, ecc.), dove vi si accumulano nel tempo batteri e residui; non si pulisce abbastanza il cassetto del detersivo e dell'ammorbidente; i cattivi odori possono poi derivare anche da uno scarico dell'acqua ostruito. Le possibili cause dell'intasamento della lavatrice. Se la lavatrice si intasa significa che: il calcare e/o i rifiuti lasciati nelle tasche (ciao fazzoletti usati!) ostruiscono lo scarico; i cicli brevi a basse temperature non permettono ai detersivi (spesso in polvere) di sciogliersi del tutto, andando quindi ad intasare il cestello e l'oblò. Ecco qualche consiglio per evitare che la tua lavatrice si intasi : Non sovraccaricare la lavatrice. Dosa correttamente il detersivo (in polvere, liquido e in capsule). Spesso ne serve molto meno di quello che credi! Non utilizzare solo cicli brevi a basse temperature. Non lasciare i capi umidi nella macchina per troppo tempo. Lascia asciugare il cestello e il dosatore del detersivo dopo ogni ciclo (lascia aperti lo sportello e l'oblò). Pulisci la lavatrice di tanto in tanto con prodotti naturali. Quali sono le parti della lavatrice da pulire? Vediamo ora quali sono le parti della lavatrice che devono essere pulite per prevenire o eliminare questi due problemi frequenti: come primo passo, possiamo pulire la gomma , di solito la parte che emana l'odore peggiore. Si tratta del famoso punto in cui spesso si incastrano i calzini e in cui tendono ad accumularsi i depositi di capelli (ed altri rifiuti)! Successivamente, possiamo pulire il cestello della lavatrice. Il cestello è il luogo in cui si mettono i vestiti sporchi. È qui che i batteri possono rimanere intrappolati e proliferare! È possibile pulire anche il cassetto del detersivo . Qui si mettono il detersivo in polvere o liquido (anche se il detersivo liquido sarebbe meglio metterlo direttamente nel cestello con una pallina dosatrice) e l'ammorbidente. Nella maggior parte dei casi, questa parte della lavatrice è rimovibile per essere pulita. Spesso è anche la parte più snobbata perché "cosa lo pulisco a fare uno spazio dove metto già del sapone che deve pulire?". Infine, è possibile pulire il filtro e lo scarico . È qui che vanno a finire i rifiuti e l'acqua sporca. Infine, se vuoi andare oltre, puoi pulire anche l'oblò (se ne hai uno). Parti della lavatrice da pulire Quali ingredienti naturali usare per pulire la lavatrice? Come ben sai, in commercio esistono prodotti già pronti per la pulizia della lavatrice. Il problema? La loro composizione non è sempre ottimale per l'elettrodomestico, per gli scarichi, ma anche (e soprattutto) per il pianeta. Spesso il marketing guida i nostri acquisti e ci porta a comprare tanti detersivi quante sono le parti della lavatrice da pulire. Davvero necessario? Non credo. Andiamo quindi alla ricerca delle alternative naturali e soprattutto versatili (che ti permetteranno di pulire anche molte altre cose!). L' aceto bianco (il nostro caro vecchio amico) può essere usato per decalcificare la lavatrice e per lavare il cestello , il vetro e l' esterno della macchina. L' acqua calda e (se proprio) un po' di sapone di Marsiglia puliscono molto bene il dosatore del detersivo. Per pulire il vetro e le guarnizioni (la parte in gomma) si può usare un semplice panno umido e/o uno spray sgrassante/vetri . Spesso viene consigliato il bicarbonato di sodio per pulire a fondo il cestello . TUTTAVIA il bicarbonato, quando riscaldato (in stato secco o in soluzione) gradualmente si trasforma in carbonato di sodio (calcare) quindi, se inserito in lavatrice, causa inconvenienti simili a quest'ultimo (ovvero essendo insolubile, precipita sui nostri tessuti, che necessiteranno di un secondo risciacquo). Al posto del bicarbonato ti consiglierei di usare il percarbonato (si attiva con cicli con temperature superiori ai 50°). Tutti questi ingredienti ritornano nel mondo dell'igiene naturale autoprodotta. Se ti va di provare a realizzare i tuoi detersivi e detergenti in casa, forse posso aiutarti io! Qui trovi tutti i miei corsi , in presenza e online. Io te l'ho detto. Vedi tu 😉 Ma adesso passiamo alle cose serie: che cosa dobbiamo fare ad ogni lavaggio? Cosa ogni tre mesi? Cosa due volte all'anno? Vediamolo subito! Pulizia della lavatrice passo dopo passo (guida dettagliata dei passaggi e frequenza di pulizia consigliata). Cose da fare ad ogni lavaggio Per evitare che le parti meccaniche della lavatrice si usurino troppo rapidamente, non riempire troppo il cestello . Aggiungi ad ogni lavaggio 40ml di ammorbidente autoprodotto (che puoi ottenere sciogliendo in 900ml di acqua tiepida 200 g di acido citrico). Non utilizzare troppo detersivo , perché rischi di intasare la macchina. Dopo il lavaggio, lascia aperta la finestra del bagno/lavanderia , il dosatore e cassetto del detersivo, nonché l'oblò per far uscire l'umidità e prevenire la formazione di muffa. Ricorda anche di rimuovere eventuali piccoli oggetti dalle tasche (se possibile prima di mettere i capi in lavatrice per lavarli!). Questi possono causare danni gravi o addirittura irreparabili. Cose da fare almeno una volta al mese Per una cura ottimale della tua lavatrice, ti consiglio di eseguire queste operazioni almeno una volta al mese : 👉🏼 Cassetto del detersivo : rimuovi i componenti (compreso il piccolo sifone) e lasciali in ammollo per 15 minuti in una bacinella di acqua calda mescolata con aceto bianco (o acido citrico) per eliminare eventuali ristagni di prodotto e muffa. In alternativa utilizza un panno e un po' di sapone di Marsiglia. Pulire, asciugare e rimettere tutto a posto. 👉🏼 Per il cestello , niente di troppo complicato! Basta inumidire un panno con aceto bianco per pulirlo a mano, oppure eseguire un programma vuoto a 60° (o con pochi capi) e sostituire il detersivo con aceto bianco. 👉🏼 Per le guarnizioni e l'oblò , vale lo stesso discorso fatto per il cestello: inumidisci un panno con aceto bianco e strofina bene! 💪🏼 Non utilizzare prodotti detergenti abrasivi sulle guarnizioni (o sul tamburo). È sufficiente utilizzare una spugna morbida imbevuta di acqua calda e aceto bianco/acido citrico. Per le zone più difficili da raggiungere, utilizza uno spazzolino da denti. Questa pulizia regolare ti aiuterà a mantenere una buona tenuta e ad evitare perdite d'acqua. 👉🏼 Per quanto riguarda i filtri , ti consiglio di controllare il manuale della tua lavatrice. Se non lo hai conservato, potrai trovarlo facilmente su Internet digitando la marca e il modello del tuo elettrodomestico. 👉🏼 Infine, per pulire l' esterno della tua lavatrice, puoi usare aceto bianco e un panno morbido o sapone di Marsiglia e una spugna, oppure uno spray sgrassante/vetri delicato (senza alcol), come preferisci! Cose da fare ogni 3 mesi Il filtro di scarico deve essere sempre mantenuto pulito per garantire prestazioni ottimali. Il filtro di scarico si trova nella parte inferiore del pannello frontale, dietro un piccolo sportello. Per rimuovere il filtro e pulirlo correttamente, meglio consultare le istruzioni per l'uso della lavatrice.Per pulire il filtro, ogni tre mesi è necessario: chiudere l'alimentazione dell'acqua; svitare il tubo flessibile (la parte attaccata alla macchina); estrarre il filtro con una pinza e pulirlo dalle impurità con una spazzola morbida. Cose da fare due volte all'anno Indispensabile almeno un paio di volte all'anno è la decalcificazione della lavatrice. Più l'acqua di casa è dura (calcarea) più sarà necessario effettuare questo passaggio di frequente (anche ogni 3 mesi). La decalcificazione della lavatrice è super semplice. Versa una tazza di percarbonato nella vasca della macchina (cestello) e fai partire un programma a 60° (anche a 90° è una buona idea) a vuoto! L'ideale, per un risultato ancora più efficace, è avviare un programma a 90°C e, una volta riempito il cestello, spegnere la macchina. Lasciare agire per 30 minuti circa e riavviare la lavatrice per completare il ciclo. Se rimangono dei residui nella vasca, puliscili con un panno imbevuto di aceto bianco. Che dire, ora hai tutto ciò che ti serve per prenderti cura al meglio della tua lavatrice e in modo naturale! 😊 Non ti resta che rimboccarti le maniche e coccolare la tua lavatrice!
- 4 libri su cosmesi, igiene eco e autoproduzione da regalare a Natale - Parte 2
Più mi cimento nell'autoproduzione di saponi, detersivi e cosmesi naturale, più scopro libri fantastici che possono accompagnarci in questo meraviglioso mondo. Nell'articolo " Cosmesi e autoproduzione: 6 libri da regalare a Natale - Parte 1 " avevo già condiviso dei libri che consiglierei a tutte le persone che cercano un regalo per gli amanti dei prodotti eco per il corpo e per la casa, o per gli amici con cui ami spignattare . In questa Parte 2 proseguo con questo intento e ti presento un'ulteriore selezione di 4 libri da regalare (o regalarci) per questo Natale per prenderci cura di noi con consapevolezza! Questi libri offrono consigli, segreti e ispirazioni per una cosmesi e igiene più consapevole e più sostenibile. Cominciamo ✨ La scienza dei capelli (Elena Accorsi Buttini) - Uno dei miei libri preferiti! Dico solo che l'ho letto tutto d'un fiato rientrando dalla Sardegna in traghetto. Dal titolo potrebbe sembrare pesante, un manuale di quello che ti farebbero studiare all'università. Invece si tratta di un meraviglioso viaggio (storico, culturale e pratico) nel mondo dei capelli : " Cosa pensereste se vi dicessero che i capelli che avete in testa sono “morti”? Perché è proprio così: a differenza di ciò che risiede pochi millimetri sotto la nostra cute, le cellule del capello non hanno attività biologica, quindi non possono fare nessuna di quelle cose che il marketing spesso promette: rigenerarsi, dissetarsi, nutrirsi… Inizia così un viaggio dedicato alla storia, al ruolo sociale e alla simbologia dei capelli, ma anche ai falsi miti e all’hair styling, con informazioni e consigli pratici su come utilizzare al meglio piastre, conditioner e trattamenti specifici. E poi, è vero che lavare troppo i capelli li rovina? Funzionano realmente gli shampoo anticaduta? Come possiamo utilizzare il fon per ottenere una piega migliore? Un libro che, grazie alla competenza dell’autrice, risponde a queste e ad altre domande, ma soprattutto svela tutta la verità su cosa ci mettiamo in testa, con l’obiettivo di renderci più consapevoli, ma anche di ottenere una chioma più sana e bella ". Aggiungo che mi è piaciuto tanto tanto anche l'ultimo capitolo sul patriarcato: perché alla fine quando parli di "beauty" ci si rivolge sempre alle donne... Ma anche gli uomini usano i cosmetici, primi tra tutti i saponi. Temi Complessità Punti forti Ideale per Capelli Facile lettura Risponde a qualsiasi domanda ti venga in mente sui tuoi capelli! Chiunque! Lo proporrei anche alle persone dall'anima tendenzialmente scettica! 📕Scopri di più su questo libro Clean & Green: 101 Hints and Tips for a More Eco-Friendly Home ( Nancy Birtwhistle ) Premetto che purtroppo questo libro non è disponibile in italiano ... ma se mastichi anche solo un pochino l'inglese è fattibile! Nell'ultimo anno ho studiato tanto il tema dei detergenti per la casa. Ecco allora un titolo che per me è stato di riferimento per preparare i miei corsi di detersivi eco fatti in casa ! Nancy è una vera forza della natura ed il suo libro è pieno zeppo di ricette super interessanti spesso con ingredienti che abbiamo già in casa o che possiamo trovare in natura (come questa ricetta di detersivo per la lavatrice alla castagna matta !). Temi Complessità Punti forti Ideale per Detergenti eco per la casa Media (inglese) Ricco di ricette Chi spignatta o ha voglia di mettersi all'autoproduzione 📕Scopri di più su questo libro La magia del bucato (Patric Richardson) Non ho mai davvero saputo come lavare correttamente i miei abiti (a casa mia si è sempre messo tutto insieme e via con il programma rapido della lavatrice!). Grazie a questo libro ho scoperto molte cose utili per prendermi cura dei miei capi e mantenerli "in salute" il più a lungo possibile ! " Non si tratta solo di dividere bianchi e colorati, scegliere il programma migliore ed eliminare i cattivi odori: cambiare il proprio rapporto con la lavatrice è il primo passo per fare ordine e pulizia anche dentro di noi, trasformando la quotidianità del bucato in un atto di cura di sé, delle persone che amiamo, dell’ambiente". Consiglio questo libro perché trovo che diamo troppo per scontato il bucato , un mondo che invece merita di essere esplorato con la semplicità e l'ironia che Patric Richardson riesce a trasmetterci! Temi Complessità Punti forti Ideale per Bucato Facile lettura Consigli pratici per prendersi cura del bucato Tutte le persone che lavano i propri vestiti! 📕Scopri di più su questo libro Gli oli vegetali per la nostra salute. Proprietà e indicazioni d'uso, ricette salutistiche, consigli cosmetici "Francesca che oli mi consigli per fare il sapone ?", "e per fare la crema ?". Due delle domande più frequenti che ricevo durante i miei corsi. Questo libro è un po' datato ma merita comunque il nostro rispetto e vale la pena di tenerlo in considerazione per gli amanti dell'autoproduzione. Gli oli vegetali che usiamo in cucina (più qualcun altro) sono ricchi di proprietà benefiche per la nostra salute (se ingeriti) e per il nostro corpo (se applicati sulla pelle). Ecco allora che imparare a riconoscerne le proprietà e a sfruttarle nelle nostre ricette di autoproduzione ci dà un potere grandissimo per prenderci cura con consapevolezza del nostro corpo! Chi autoproduce già da un po' saprà sicuramente apprezzare questo libro-guida agli oli vegetali! Temi Complessità Punti forti Ideale per Oli vegetali (per uso cosmetico) Facile lettura Dettagliato e pratico Tutte le persone che già fanno autoproduzione 📕Scopri di più su questo libro Spero che questa selezione di libri ti piaccia! Hai altri titoli da suggerire? Se ti fa piacere, puoi scriverli commentando questo articolo! Un abbraccio, Francesca 🫧
- Ricetta: detersivo liquido per lavatrice alla castagna (matta). Semplice ed efficace!
La natura è sempre la nostra migliore alleata: ecco perché in questo articolo condivido la ricetta (semplicissima!) del detersivo liquido per lavatrice alle castagne matte. Scopriamo insieme tutte le caratteristiche di questo frutto e come realizzare il nostro detersivo ecologico! Quante volte durante i miei corsi di autoproduzione mi avete chiesto se si poteva usare il sapone di marsiglia autoprodotto nella lavatrice. SPOILER: meglio di no. Il sapone di Marsiglia alla lunga intasa gli scarichi compromettendo il normale funzionamento della lavatrice. Inoltre rilascia dei micro-depositi sui vestiti, difficilmente eliminabili. Ecco perché è quindi indispensabile trovare delle alternative ecologiche ed efficaci se si desidera realizzare in casa il proprio detersivo naturale per il bucato! Questa ricetta di detersivo liquido per lavatrice alla castagna matta è tratta dal libro Clean&Green di Nancy Birtwhistle . Si tratta di una ricetta totalmente naturale ma "stagionale" . Essendo le castagne matte (frutto dell'ippocastano) l'ingrediente principale, si realizza solo quando i frutti sono maturi, ovvero in autunno (settembre e ottobre in particolare). Questi frutti contengono infatti naturalmente saponina, che non compromette in alcun modo il funzionamento della lavatrice (totalmente biodegradabile e non crea depositi). Riconoscere le castagne matte Le castagne matte sono il frutto dell' ippocastano o castagno d'India ( Aesculus hippocastanum) . Essendo un albero di grandi dimensioni, spesso troviamo questa pianta nei nostri parchi e giardini pubblici, perfetta per creare grandi zone d'ombra. La troviamo nelle zone temperate, quindi praticamente ovunque in Italia! La castagna matta è "protetta" da un riccio verde, con piccole punte distanziate e corte e di solito racchiude un solo frutto, che si presenta rotondo, grosso e molto lucido. Le castagne e le castagne matte si differenziano per grandezza e colore : le prime, infatti sono più piccole, meno arrotondate e presentano un ciuffo apicale caratteristico, cosa che le castagne matte non hanno. Le proprietà cosmetiche della castagna matta Le castagne matte non si mangiano ma spesso vengono sfruttate nel mondo cosmetico ed erboristico . Non è raro trovare creme, pomate, tinture madre, estratti secchi a base di ippocastano. Grazie alle sue proprietà lenitive, decongestionanti e tonificanti sulla circolazione gli estratti di Ippocastano sono impiegati in preparati topici per gambe pesanti, fragilità capillare, emorroidi, contusioni, inestetismi della cellulite, rinforzanti dei capelli, couperose. In termini di composizione , nel frutto dell'ippocastano troviamo: Saponine (10-28%): escina, criptoescina, argirescina ( sostanze detergenti che a contatto con l'acqua hanno la capacità di pulire e sgrassare). Flavonoidi: glicosidi della quercitina e del kaempferolo Proantocianidine (OPC) Tannini, Amido Per l'utilizzo che ne faremo noi (come detergente), le castagne matte sostituiscono le famose noci per lavare ( frutto di una pianta tipica dell'Asia, dell'India e del Nepal chiamata Sapindus Mukorossi ) , naturali ovviamente ma esotiche. Non serve andare tanto lontano per quando abbiamo dei meravigliosi ippocastani a portata di mano! Ricetta di detersivo liquido per lavatrice alla castagna matta: ingredienti Ecco le dosi per circa 1L di detersivo liquido per lavatrice alla castagna matta: 130g (13%) di castagne matte (circa 10 castagne) 1L (87%) di acqua bollente Olio essenziale (opzionale) - 20 gocce Attenzione: questa ricetta non si conserva nel tempo . L'ideale sarebbe quindi consumarla il prima possibile (entro 15 giorni dalla produzione) e, nel frattempo, conservarla in frigo. Procedimento Taglia le castagne matte in 4 parti e togli la buccia. Aggiungi 500ml di acqua bollente e lascia in ammollo le castagne nell'acqua calda (a riposo) per circa 8 ore, di modo che rilascino già una parte della saponina e dell'amido e si ammollino per bene. Passate le 8 ore, con un colino filtra il liquido e versalo in una bottiglia da 1L. Aggiungi alle castagne ammollate altri 500ml di acqua bollente, frulla e lascia riposare il tutto per 2/3 ore. Filtra questo secondo composto usando un colino e versa il liquido nella bottiglia da 1L contenente i primi 500ml di prodotto realizzato precedentemente. Una volta freddo, aggiungi dell'olio essenziale (opzionale). Versa il detersivo nella pallina dosatrice direttamente nel cestello (50ml circa di detersivo per capi non particolarmente sporchi). Ricordati di aggiungere ad ogni lavaggio 40ml di ammorbiente autoprodotto nel cassetto della lavatrice (normale vaschetta dell'ammorbidente). Cosa ne dici, è stato facile no? Se questa ricetta ti è piaciuta ed il mondo dell'autoproduzione ti incuriosisce, dai un'occhiata ai miei corsi (in presenza e online) di igiene della casa e cosmesi naturale , magari trovi qualcosa che ti piace! Spero che proverai a realizzare anche tu questa semplice ricetta di detersivo naturale! Se hai bisogno di qualsiasi chiarimento, io sono qui. A presto! Francesca Vuoi fare in casa i tuoi prodotti di igiene e cosmesi? Se desideri metterti in gioco, facendoti accompagnare nelle tue prime ricette di sapone e cosmesi fatta in casa, qui trovi il calendario aggiornato dei corsi . Se invece preferisci lavorare in autonomia, qui sotto trovi le mie dispense complete che ti guideranno passo passo nella realizzazione dei tuoi prodotti. Buon viaggio nel mondo del sapone e cosmesi DIY 🫧 Francesca Prossimi corsi su questi temi 👇
- Ricetta: spray eco per superfici
Per il piano di lavoro in cucina, in ufficio, per i vetri, ecco lo spray eco per superfici che stavi aspettando! Una ricetta facilissima, rapida da realizzare e personalizzabile a seconda dei tuoi gusti! Se ti interessa approfondire il mondo dei detersivi eco autoprodotti, ti invito a scoprire i corsi di autoproduzione che propongo in presenza e online oppure le dispense PDF scaricabili con teoria e ricette da realizzare in casa. Buon divertimento! La ragione principale per la quale ho iniziato ad autoprodurre i miei detersivi per la casa è stato l'inquinamento da interni. Volevo ridurre il mio impatto sull'ambiente ma soprattutto volevo prendermi cura della mia casa (e della mia salute) anche con questo piccolo gesto. Ecco perché prima di presentarti la ricetta, ci tengo a contestualizzare l'importanza ma soprattutto l'impatto (positivo) di realizzare in casa i propri detersivi, quanto più naturali ed ecologici possibile. Le nostre case sono più inquinate delle strade Spray, diffusori, detergenti, detersivi, pastiglie, solventi per pulire e profumare il forno, la cucina, il bagno, i pavimenti, i vetri... Quanti prodotti abbiamo in casa per rendere ogni suo angolo pulito e profumato? Oltre a produrre una valanga di rifiuti (una volta che i prodotti sono finiti), spesso questi detergenti e profumatori sono inquinanti per l’ambiente e per la nostra salute . Passiamo più dell’80% del nostro tempo dentro ad uno spazio chiuso (a casa, a scuola, a lavoro) e senza neanche rendercene conto respiriamo un’aria ben più inquinata di quella esterna . Com’è possibile, ti chiederai? La nostra stessa presenza in casa ed ogni singola azione quotidiana (fare la doccia, cucinare, svolgere un lavoro, utilizzare incenso, usare deodoranti per ambienti o fumare in casa...) contribuiscono al rilascio di sostanze chimiche inquinanti (es. composti organici volatili) o inquinanti biologici (es. muffa o allergeni degli acari della polvere) nelle nostre case. Se siamo in uno spazio chiuso, questo inquinamento può raggiungere un livello più alto di concentrazione all’interno dell’edificio, rispetto a quello che possiamo trovare all’esterno. Decorazioni e arredamento, pitture, rivestimenti murali, vernici, mobili in legno incollato e tappeti sono tutti insospettabili fonti di inquinamento , soprattutto quando questi articoli sono nuovi. In particolare emettono composti organici volatili (COV), inquinanti molto comuni che evaporano a temperatura ambiente, alcuni dei quali potrebbero anche rivelarsi cancerogeni. Gli effetti sono vari e dipendono dagli inquinanti. In generale l’inquinamento dell’aria può generare l’asma, ma questa è solo la punta dell’iceberg. Oggi consideriamo che l’inquinamento atmosferico è responsabile per quasi un terzo di attacchi cardiaci e ictus (fonte: Inquinamento dell’aria indoor, salute.gov.it). Insomma, per farla breve, l’inquinamento indoor è onnipresente non solo nell’aria che respiriamo in casa, ma anche nelle tubature, ogni qualvolta versiamo dei prodotti detergenti nello scarico (sai dove vanno a finire poi? Fiumi, laghi, mari…). Quindi: perché non iniziare oggi ad autoprodurre in casa i nostri detersivi? Ricetta: spray eco per superfici Questa ricetta è ispirata a quella di Elisa Nicoli nel suo libro "Pulizie Creative". Mi sono permessa di personalizzarla e di variarla leggermente. Ingredienti Per 400g circa Acqua - meglio demineralizzata: 304g (76%) Alcol da liquori (aromatizzato o neutro): 72g (18%) - funzione di igienizzante Aceto bianco (aromatizzato o neutro): 20g (5%) - funzione di anticalcare Detersivo eco-bio per piatti a mano: 2g (0,50%) - funzione di sgrassante Olio essenziale (opzionale): 2g (0,50%) Questa ricetta è personalizzabile per via della possibilità di aromatizzare aceto e alcol . Ad esempio, lasciando in macerazione per circa un mese dei petali di lavanda in alcol e/o aceto, i fiori rilasceranno le loro proprietà, profumo e oli essenziali. Questo passaggio permette di impreziosire l'alcol e l'aceto e di rendere quindi la ricetta ancora più ricca. Quando utilizzo aceto e alcol aromatizzati non aggiungo altro olio essenziale, essendo già stati arricchiti dai fiori di lavanda. Alternative interessanti alla lavanda , possono essere scorze di limone o arancia , oppure erbe aromatiche come salvia e rosmarino . Meglio se essiccati. Procedimento Se utilizzi l'olio essenziale (alcol e aceto non aromatizzati in precedenza), solubilizza l'olio essenziale nell'alcol, direttamente nello spruzzino. Aggiungi nel contenitore tutti gli altri ingredienti. Scuoti bene, fino a completa miscelazione. Etichetta e tieni lontano dalla portata dei bambini (se alcol e aceto non sono aromatizzati, il composto sarà di colore trasparente e potrebbe essere scambiato per acqua). Utilizza questo spray su quasi tutte le superfici : vetri, piano cottura, ripiano di lavoro, plastiche (es. frigo), legno trattato, laminati... Non usare sul marmo (non ama l'aceto). Si conserva tranquillamente per un anno, lontano da fondi dirette di luce e di calore. Dopo un po' potrebbe perdere di profumazione. Se vuoi aggiungi altro olio essenziale (ricordati di scioglierlo sempre prima in alcol). Cosa ne dici, è stato facile no? Se questa ricetta ti è piaciuta ed il mondo dell'autoproduzione ti incuriosisce, dai un'occhiata ai miei corsi (in presenza e online) di igiene della casa e cosmesi naturale , magari trovi qualcosa che ti piace! Spero che proverai a realizzare anche tu questa semplice ricetta di detersivo naturale! Se hai bisogno di qualsiasi chiarimento, io sono qui. A presto! Francesca Vuoi fare in casa i tuoi prodotti di igiene e cosmesi? Se desideri metterti in gioco, facendoti accompagnare nelle tue prime ricette di sapone e cosmesi fatta in casa, qui trovi il calendario aggiornato dei corsi . Se invece preferisci lavorare in autonomia, qui sotto trovi le mie dispense complete che ti guideranno passo passo nella realizzazione dei tuoi prodotti.
- Dermatite (eczema) e psoriasi: ingredienti da evitare in cosmesi.
Molte persone che frequentano i miei corsi di autoproduzione presentano problemi di pelle come dermatite e psoriasi. Quali sono le differenze tra queste problematiche? E quali le cause? Scrivo questo articolo mossa dalle richieste frequenti delle persone che frequentano i miei corsi che puntualmente mi domandano: "quali ingredienti è meglio che eviti?" . Dopo una breve presentazione delle caratteristiche di dermatite (eczema) e psoriasi, troverai qualche consiglio semplice sugli ingredienti da evitare in cosmesi (sia acquistata che autoprodotta). Partiamo? NB. Non sono un a dermatologa e neanche una farmacista quindi se soffri di questi disturbi, ti invito a rivolgerti ad unə professionista prima di prendere iniziative in autonomia . Dermatite atopica Fonte principale: Dermatite atopica La dermatite atopica è un’ infiammazione della cute recidivante o cronica , che provoca un fastidioso prurito oltre che un arrossamento ben visibile. Solitamente, infatti, la dermatite atopica colpisce le mani , i piedi , la piega interna del gomito e quella posteriore delle ginocchia , polsi , caviglie , viso , collo , torace . È frequente anche la manifestazione intorno agli occhi. Cause La dermatite atopica è una malattia su base multifattoriale composta da fattori genetici, ambientali e immunologici . Il cambiamento di stagione e lo stress psicofisico sono tra le maggiori cause di scatenamento della dermatite atopica. Come si manifesta La dermatite atopica si manifesta con chiazze rosse su cute secca e pruriginosa . Le chiazze possono essere ricoperte di vescicole , abrasioni , croste . Il prurito può essere più o meno intenso e tende a peggiorare durante la notte. Fonte immagine: Dermatite Seborroica e Stress: l’impatto sul cuoio capelluto - Farmacia Caruso Come prevenire la dermatite atopica? Si raccomanda di evitare bagni e lavaggi troppo lunghi e frequenti, perché la pulizia eccessiva e l’uso di saponi più o meno aggressivi finisce per impoverire la pelle degli strati esterni che la proteggono. È bene asciugare la pelle delicatamente , tamponando l’umidità in eccesso, piuttosto che sfregandola. È poi consigliabile: evitare indumenti in fibra sintetica; esporsi al sole con criterio utilizzando filtri solari specifici; utilizzare quotidianamente creme idratanti-lenitive e detergenti delicati. Psoriasi Fonte principale: Psoriasi La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della pelle che induce una crescita anomala dell’epidermide . La psoriasi comporta infiammazione cutanea e un disordine di crescita dei cheratinociti che portano alla formazione di placche rilevate, di colore rosso acceso, rivestite da squame biancastre . Le localizzazioni più comuni sono i gomiti, le ginocchia e il cuoio capelluto, ma può colpire tutte le aree corporee, comprese le unghie. Cause Alla base della psoriasi vi è una combinazione di fattori genetici e ambientali. Alcuni di questi fattori esterni sono: traumi fisici : spesso la psoriasi insorge dopo un trauma come un incidente stradale, un ricovero per malattia, una frattura ossea, un intervento chirurgico particolarmente debilitante. In questi casi, non è chiaro se sia il trauma a indurre la psoriasi, oppure lo stress psichico conseguente, o entrambi; stress : lo stress rappresenta un fattore pro-infiammatorio per l’organismo ed è quindi considerato un fattore scatenante per molte malattie infiammatorie cutanee, compresa la psoriasi. Per esempio, molti pazienti riferiscono l’insorgenza delle prime manifestazioni cutanee a seguito di lutti gravi; infezioni streptococciche : sono la causa della psoriasi nella forma guttata, ma possono aggravare anche altre forme di psoriasi. In questi casi si deve procedere al trattamento dell’infezione con antibiotico prescritto da una figura medica; farmaci : alcuni farmaci tra cui i beta bloccanti, il litio, i sali d’oro, gli antimalarici di sintesi sono considerati induttori di psoriasi o in grado di esacerbare psoriasi già in atto. La psoriasi ha un andamento cronico-recidivante . Ciò significa che le persone predisposte possono non soffrirne per periodi anche molto lunghi, ma essa può ripresentarsi, soprattutto in concomitanza di fattori stressanti. Fonte immagine: LA PSORIASI Come trattare la psoriasi I trattamenti previsti per la psoriasi sono: Trattamenti topici, ovvero, creme, gel, unguenti, lozioni con effetto emolliente; Trattamenti topici con farmaci . Nei casi di psoriasi consultare sempre una figura medica per individuare il trattamento più adatto. Dermatite (eczema) e psoriasi: ingredienti da evitare in cosmesi. Ora che sono più chiare le differenze tra queste due problematiche della pelle, veniamo al dunque. Quali ingredienti è meglio evitare nei prodotti cosmetici che acquistiamo in commercio (e di conseguenza anche nelle materie prime per l'autoproduzione) se soffriamo di dermatite o eczema? Ecco una lista che mi sento di consigliarti. Tensioattivi troppo detergenti l Sodio lauril solfato (SLS) noto anche come Laurilsolfato di sodio (LSS) o Sodio dodecil solfato (SDS), è un potente detergente e tensioattivo. Si trova nei prodotti per la casa per il suo eccellente potere sgrassante, ma anche nei prodotti per l'igiene come dentifrici, shampoo, schiume da barba, saponi, ecc. Questo agente schiumogeno è oggi criticato per due motivi principali: il suo effetto irritante e la sua natura inquinante. Le sue proprietà detergenti possono essere troppo forti su alcune pelli sensibili , fino a seccarle. L'SLS distrugge il film idrolipidico, causando una sensazione di secchezza dopo la detersione. Inoltre, altera le proteine delle membrane cellulari della pelle e degli occhi, provocando irritazioni e arrossamenti. Per questo motivo, i produttori di gel doccia e prodotti da bagno lo utilizzano sempre meno, preferendo la versione etossilata ( SLES = sodium laureth sulphate ) che è meno detergente, ma ha un processo di produzione molto inquinante. P.S. L'SLS è ancora autorizzato per l'uso nei prodotti biologici, mentre lo SLES no. L'SLS è stato identificato come un inquinante per l'ambiente, gli animali, gli ambienti acquatici e le piante . Profumi Che siano naturali o sintetici , i profumi contengono un gran numero di sostanze allergeniche (alcoli, aldeidi, catecoli, chetoni, esteri, esteri fenilici, ecc.). Talvolta, i profumi naturali sono più allergizzanti di quelli sintetici a causa dell'alta concentrazione di oli essenziali che contengono. Sebbene gli oli essenziali abbiano molti benefici per l'organismo, possono essere dannosi per la pelle. Molti oli essenziali contengono molecole potenzialmente allergeniche o ipersensibilizzanti come il limonene , il linalolo , il geraniolo o i citrali . Anche se il rischio di allergia dipende dal proprio background allergico, è essenziale effettuare un test di tolleranza cutanea sul gomito o sul polso dell'olio essenziale in questione. ⚠️ Prima di essere applicati sulla pelle, gli oli essenziali devono sempre essere diluiti in un olio vegetale neutro chiamato olio vettore ⚠️ Ecco un elenco di oli essenziali contenenti quantità significative di molecole allergeniche : aneto, angelica, bergamotto, bergamotto senza bergaptene, cajeput, cannella, limone, chiodo di garofano, semi di coriandolo, geranio rosa, inula dolce, alloro nobile, citronella, mandarino verde, melissa, mirto citronato, arancio dolce, origano compatto, origano si Spagna, palmarosa, pompelmo, trementina, verbena esotica, verbena odorosa. 👉 Qui puoi trovare una piccola guida con 12 raccomandazioni per l'uso consapevole (e benefico) degli oli essenziali. Alcool Molti tonici, creme e deodoranti contengono alcol essendo, tra le varie, un ottimo solvente per profumi. Questo ingrediente ha il vantaggio di asciugarsi rapidamente, ma riduce anche l'idratazione della pelle provocando talvolta irritazioni e prurito. L'alcol può comparire in diverse forme nei prodotti cosmetici : Alcohol Denat ( alcool denaturato) , SD Alcohol 40-B, SD Alcohol 40-A, SD Alcohol 40, SD Alcohol 39-B, SD Alcohol 38-B, SD Alcohol 3-B, alcol polivinilico (PVA) o Isopropyl alcohol. Questi composti alterano il naturale film idrolipidico della pelle, provocando secchezza, screpolature, irritazioni, tensione e vulnerabilità alle aggressioni esterne. Inoltre, possono aggravare alcune patologie cutanee come eczema, psoriasi e rosacea. Buono a sapersi 👉 L' alcol benzilico (INCI: Benzyl Alcohol ) , che può essere indicato anche come alcol feniletilico, è un ingrediente efficace per inibire la proliferazione dei batteri all'interno di un prodotto. Introdotto in piccole dosi (< 1%), il suo potere essiccante è minimo. Inoltre, fa parte dell'elenco dei 26 allergeni regolamentati dall'Europa ed è autorizzato in agricoltura biologica. Per questo motivo lo utilizziamo anche nelle nostre ricette di autoproduzione cosmetica (con fase acquosa) a una concentrazione inferiore all'1%. Conservante Nei prodotti cosmetici, l'uso di conservanti è essenziale per prevenire la proliferazione di microrganismi, in particolare nei prodotti contenenti acqua, un ambiente che favorisce lo sviluppo microbico. Come i profumi, anche i conservanti possono essere responsabili di allergie . Ad esempio, il metilisotiazolinone (MIT) , un conservante un tempo ampiamente utilizzato nei prodotti cosmetici, è stato bandito dai prodotti senza risciacquo, in quanto è altamente probabile che provochi eczemi da contatto. Altri conservanti noti che potrebbero causare dermatiti da contatto sono l'alcol benzilico (di cui abbiamo parlato poco fa), l' acido deidroacetico e l' acido sorbico . Inoltre, alcuni oli essenziali possono essere utilizzati come conservanti per le loro proprietà antimicrobiche o antifungine, come l' olio essenziale di rosmarino o l' olio essenziale di tea tree . Questi oli possono provocare una reazione allergica a causa delle molecole allergeniche che contengono (limonene, citronellolo, geraniolo, ecc.). Pigmenti La p-fenilendiammina (PPD) è un pigmento utilizzato nelle tinture per capelli che provoca prurito sul cuoio capelluto dopo la tintura. L'henné utilizzato per i tatuaggi temporanei sulla pelle è spesso mescolato con PPD, il che comporta un rischio significativo di eczema da contatto. Alfa-idrossiacidi (AHA) Spesso utilizzati nei peeling , questi acidi della frutta sono noti per le loro proprietà esfolianti . Infatti, hanno la capacità di staccare la pelle morta in superficie e di stimolare il rinnovamento delle cellule epidermiche. Nella cura della pelle, esistono diversi AHA, tra cui: L' acido glicolico , derivato dalla canna da zucchero, è noto per la sua capacità di esfoliare gli strati superiori dell'epidermide, oltre che per le sue proprietà astringenti e detergenti. Ha anche proprietà idratanti grazie al suo effetto stimolante sul rinnovamento cellulare e sulla sintesi dell'acido ialuronico. L' acido lattico si ottiene dalla fermentazione del latte e di alcuni frutti. Oltre alle sue proprietà cheratolitiche (che ripristinano la normale cheratinizzazione della pelle e ne favoriscono il rimodellamento fisiologico) , è stato dimostrato che migliora l'idratazione della pelle. Grazie al suo peso molecolare più elevato rispetto all'acido glicolico, l'acido lattico rimane sulla superficie della pelle. Questa azione superficiale gli permette di esfoliare e idratare la pelle senza irritarla. Inoltre, è una molecola naturalmente presente nella pelle come parte del Fattore di Idratazione Naturale (NMF) . L' acido mandelico proviene dalle mandorle. Questo principio attivo ha anche un'azione antibatterica e antinfiammatoria ed è particolarmente indicato per le pelli con imperfezioni. Retinolo Il retinolo appartiene alla famiglia dei retinoidi, derivati della vitamina A, come l'acido retinoico e il retinale. Il retinolo è autorizzato fino allo 0,3% in un prodotto cosmetico senza risciacquo. In concreto, questo principio attivo esfolia la superficie dell'epidermide ed elimina le cellule morte. Stimola inoltre il rinnovamento cellulare e regola l'attività dei melanociti responsabili dell'iperpigmentazione. Inoltre, stimola la produzione di collagene ed elastina (per questo spesso consigliato per uniformare la grana della pelle e rimpolpare le rughe). L'effetto collaterale più comune dei prodotti per la cura della pelle a base di retinolo è l'irritazione della pelle, caratterizzata da rossore, prurito e persino un leggero bruciore. Per questo motivo questo principio attivo è sconsigliato alle pelli sensibili e/o atopiche . Conclusioni: cosa puoi fare adesso? Nonostante la lista di ingredienti che potrebbero rivelarsi irritanti ed aggressivi sulla nostra pelle sia relativamente lunga, ci tengo a ricordarti che: i prodotti che troviamo in commercio sono testati e sicuri per l'uso cutaneo. Quello che possiamo fare noi è scegliere il prodotto che più ci corrisponde e che più è in linea con i nostri valori ; se si soffre di dermatite, eczema o altre problematiche della pelle, è sempre una buona idea consultare un professionista del settore (medico, farmacista, dermatologo) per analizzare la situazione; se hai la pelle sensibile (in generale), prima di applicare un prodotto nuovo su tutto il corpo , testalo su piccole parti come l'interno del polso, l'interno del gomito o dietro al ginocchio. Se ci sarà una reazione, lo vedrai subito! se non riesci a trovare il prodotto giusto per te e hai voglia si sperimentare, valuta l'autoproduzione : alcuni prodotti come creme e shampoo sono facilmente realizzabili in casa e grazie alla scelta personalizzata degli ingredienti hai un'elevata possibilità di formulare il prodotto giusto per te! Se hai ancora dei dubbi... Ricordati che osservare ed ascoltare il tuo corpo è la cosa più utile che puoi fare per prendertene cura al meglio! Ti abbraccio forte, Francesca Vuoi fare in casa i tuoi prodotti di igiene e cosmesi? Se desideri metterti in gioco, facendoti accompagnare nelle tue prime ricette di sapone e cosmesi fatta in casa, qui trovi il calendario aggiornato dei corsi . Se invece preferisci lavorare in autonomia, qui sotto trovi le mie dispense complete che ti guideranno passo passo nella realizzazione dei tuoi prodotti. Buon viaggio nel mondo del sapone e cosmesi DIY 🫧
- Ingredienti da scegliere per le pelli sensibili, irritate e problematiche (eczema e psoriasi)
Dopo aver trattato in questo articolo quali ingredienti è meglio evitare in cosmesi, oggi voglio condividere invece gli ingredienti da scegliere per le pelli sensibili, irritate e problematiche (se soffri di eczema o psoriasi per esempio). Si tratta di ingredienti che puoi scegliere nei prodotti che acquisti in commercio, oppure da selezionare come materie prime utili per darti sollievo nelle tue ricette di autoproduzione cosmetica. NB. Non sono un a dermatologa e neanche una farmacista quindi se soffri di questi disturbi, ti invito a rivolgerti ad unə professionista prima di prendere iniziative in autonomia . Iniziamo dalle basi: mini lista di cose da fare se la tua pelle è in sofferenza Pensavo di partire subito con la lista degli ingredienti, ma mi sono resa immediatamente conto che prima di sapere quali ingredienti ci fanno bene (o possono aiutarci ad attenuare delle problematiche) ci sono un paio di cose altrettanto importanti da fare. Se soffri di pelle sensibile, se si irrita facilmente/spesso o se hai problematiche più acute come dermatite (eczema) o psoriasi le cose che puoi (oso un "dovresti") fare sono: Osservare la tua pelle e cercare di capirla. Leggere l'etichetta dei prodotti che utilizzi/acquisti. Riconoscere ed evitare ingredienti aggressivi e irritanti per la tua pelle. Scegliere prodotti più delicati o specifici per attenuare la tua problematica. Vediamo questi quattro punti nel dettaglio. Osservare la tua pelle e cercare di capirla. Forse la cosa che più diamo per scontato e che invece sta all'origine di ogni cosa. A prescindere dal curriculum che abbiamo, tu tt ə abbiamo la capacità di osservare il nostro corpo . Solo che non siamo abituat ə a farlo... Questo implicherebbe spenderci un pochino di attenzione in più per: riconoscere tempestivamente cosa sta succedendo sulla nostra pelle: si sta arrossando? Inizia a prudere? Si secca al punto da darmi fastidio? Prendiamoci due minuti per osservarci allo specchio e farci queste domande. Prima ci accorgiamo dei cambiamenti meglio è! Attivarci , cercando di capire se si tratta di qualcosa che viene dall'interno (es. qualcosa che abbiamo mangiato e che sta facendo reazione allergica oppure una cattiva alimentazione per un periodo prolungato di tempo e che sta impattando il nostro organismo), dalle nostre emozioni (es. stress che si sta somatizzando) oppure dall'esterno (es. inquinamento, reazione al contatto con tessuti o sostanze/detergenti che innescano una reazione sulla nostra pelle). A seconda della risposta che ci diamo (e della gravità della situazione), valutiamo se contattare una persona professionista (dermatologo o medico) oppure se provare ad intervenire in autonomia, ad esempio migliorando l'alimentazione, cambiando tipo di abiti che indossiamo, oppure detersivi e cosmetici che utilizziamo. Se puoi, cerca di non dare più per scontata questa prima piccola azione ed inseriscila nella tua routine: è più importante di quello che sembra! Leggere l'etichetta dei prodotti che utilizzi/acquisti. Su questo punto non mi dilungo troppo. Ho scritto un articolo dedicato su come leggere le etichette dei cosmetici . All'inizio ti sembrerà faticoso (le etichette sono scritte strane e non proprio super intuitive, lo capisco), ma fidati che questo ti darà un potere grandissimo: essere davvero consapevole di quello che acquisti e metti direttamente sulla tua pelle. Riconoscere ed evitare ingredienti aggressivi e irritanti per la tua pelle. Il modo più semplice per capire che cosa scatena l'irritazione o il prurito (ad esempio) è quello di testare i prodotti che già utilizzi. Prova ad utilizzare un solo prodotto alla volta per due/tre giorni, di modo da verificare se è proprio uno di quelli che usi che ti crea problemi. Grazie alla lettura dell'etichetta (nell' articolo che ho citato al punto 2, trovi anche un'app che ti facilita la vita per farlo), sarai in grado, già a primo sguardo, di capire quali ingredienti possono causare irritazioni. Per aiutarti, nell'articolo che ho scritto " Dermatite (eczema) e psoriasi: ingredienti da evitare in cosmesi " trovi già una selezione di ingredienti che potrebbero essere una delle cause delle tue sofferenze. Prova a darci un'occhiata e prova a vedere se li ritrovi nelle etichette dei prodotti che utilizzi. Scegliere prodotti più delicati o specifici per attenuare la tua problematica. Una volta fatti questi primi tre passaggi, eccoci al tema di questo articolo: la scelta di prodotti delicati per la tua problematica. Ci vediamo qui sotto per l'elenco (non esaustivo) che vorrei proporti. Ingredienti da scegliere per le pelli sensibili, irritate e problematiche (eczema e psoriasi) I principali sintomi che appaiono nelle pelli problematiche, sono tendenzialmente: sensibilità (la pelle non riesce a difendersi e quando esposta ad uno stress o evento tende a soffrire immediatamente); secchezza : la pelle si deteriora in piccoli pezzetti fino a squamarsi; rossore : dovuto ad una razione spesso infiammatoria (spesso per cause esterne, come climi estremi caldi o freddi); prurito : la pelle tira e genera una forte voglia di grattarsi. Vediamo gli ingredienti che possono dare sollievo a queste problematiche (spesso vanno bene per tutti questi sintomi). Oli e burri vegetali Olio di jojoba: sebo-regolatore, nutriente per le pelli secche (aiuta a mantenerle elastiche), antinfiammatorio e lenitivo. Olio di nocciola (equivalente all'olio di jojoba). Olio di nigella (olio di cumino nero): antinfiammatorio, lenitivo, emolliente. Oleolito di carota: antinfiammatorio, emolliente, nutriente per le pelli secche (aiuta a mantenerle elastiche). Oleolito di calendula: calmante per prurito, rossori e irritazioni. Olio di canapa: sebo-regolatore, antinfiammatorio. Olio di mandorla dolce: emolliente, nutriente, protettivo. Olio di ricino: protettivo e nutriente. Olio di senape (equivalente all'olio di ricino). Olio di argan: lenitivo, nutriente, elasticizzante. Olio di borraggine: protettivo e nutriente, leggermente antinfiammatorio, calma il prurito. Olio di girasole: lenitivo. Burro di karité: protettivo e nutriente, leggermente antinfiammatorio, calma il prurito. Polveri minerali e vegetali Curcuma: antinfiammatorio. Farina d'avena: calmant e, emolliente, lenitiva, antiprurito. Ortica: astringente, detergente e depurativa. Argilla bianca (caolino): calmante, purificante, astringente. Argilla rosa: calmante, antibatterica, purificante. Oli essenziali Lavanda vera: antibatterico, calmante. Lavandino : antisettico, purificante. Tea Tree: antibatterico, purificante, astringente. Camomilla (tutti i tipi): calma il prurito, lenitivo, calmante, emolliente, purificante e protettivo. Ylang Ylang: astringente, sebo-regolatore. Elicriso Italiano: (per i rossori) antibatterico, antinfiammatorio, astringente. Cedro dell'Atlante: (per i rossori) antinfiammatorio. Cipresso: (per i rossori) antinfiammatorio. Patchouli: (per i rossori) astringente, purificante, antinfiammatorio. Liquidi Idrolato di lavanda: antibatterico, calmante, purificante. Idrolato di rosmarino verbenone: astringente, purificante. Idrolato di camomilla: calmante, regolatore di pH, lenitivo, emolliente. Gel di aloe vera: calmante, purificante, lenitivo. Miele: emolliente, antinfiammatorio, antibatterico. Risciacquo acido (con aceto o acido citrico e acqua): per attenuare il prurito e ristabilire il pH della pelle. Spero che questo articolo possa esserti d'aiuto per scegliere con più consapevolezza quello che metti sulla tua pelle e per personalizzare al meglio i tuoi prodotti. Ancora una volta mi ripeto: ricordati che osservare ed ascoltare il tuo corpo è la cosa più utile che puoi fare per prendertene cura al meglio! Ti abbraccio forte, Francesca Vuoi fare in casa i tuoi prodotti di igiene e cosmesi? Se desideri metterti in gioco, facendoti accompagnare nelle tue prime ricette di sapone e cosmesi fatta in casa, qui trovi il calendario aggiornato dei corsi . Se invece preferisci lavorare in autonomia, qui sotto trovi le mie dispense complete che ti guideranno passo passo nella realizzazione dei tuoi prodotti. Buon viaggio nel mondo del sapone e cosmesi DIY 🫧
- Ricetta: unguento al miele per alleviare il prurito (ideale per pelli secche, con dermatite o psoriasi)
Mi capita solo d'inverno, da dicembre a marzo: uno sfogo dietro alla schiena, bello rosso e che mi provoca un prurito fastidiosissimo. Con me ha funzionato , ecco perchè ho deciso di condividere in questo articolo la ricetta di un unguento al miele per alleviare il prurito. Cominciamo! Proprietà benefiche del miele per la pelle In questa ricetta uno degli ingredienti fondamentali è il miele. Ecco un breve elenco delle buone ragioni per utilizzare il miele nelle preparazioni cosmetiche fatte in casa. Proprietà antibatteriche Il miele è noto fin dall'antichità per le sue proprietà antibatteriche: impedisce la proliferazione batterica, virale o fungina grazie a un enzima, la glucosio ossidasi, che produce perossido di idrogeno (come l'acqua ossigenata), un antisettico naturale. Inoltre, ha un basso contenuto di proteine, che impedisce ai batteri di crescere. Infine, la sua acidità ostacola la moltiplicazione dei batteri, completando la sua azione antibatterica. Può essere utilizzato a questo scopo sulla pelle o ingerito per le vie respiratorie o digestive. Proprietà cicatrizzanti Il miele ha proprietà curative, che ne giustificano ancora una volta l'uso sulla pelle. Spesso usato come antisettico per trattare le ferite, rigenera il tessuto cutaneo per una buona guarigione . Questa azione è dovuta alla sua elevata osmolarità: il miele attira l'acqua e drena la linfa e il plasma verso l'esterno, eliminando i detriti e pulendo la ferita. Proprietà antiossidanti Grazie alla presenza di numerosi flavonoidi, il miele ha un notevole potere antiossidante, in quanto questi neutralizzano i radicali liberi , avendo così un effetto benefico nella prevenzione di alcuni tumori e malattie cardiovascolari. Va notato inoltre che il miele “scuro”, più ricco di flavonoidi e fruttosio, è più efficace per queste proprietà terapeutiche. Proprietà cosmetiche Utilizzato fin dall'antichità per le cure di bellezza, il miele ha un pH vicino a quello della pelle (tra 4 e 6) e la sua ricca composizione lo rende un eccellente emolliente, ammorbidente e tonico ! Nutre le cellule, favorisce il rinnovamento cellulare e aiuta a mantenere la pelle giovane. Vettore per gli oli essenziali È un aspetto a cui non si pensa subito, ma che può essere molto utile: il miele è un'ottima soluzione per diluire gli oli essenziali e fungere da vettore per il loro utilizzo (sia sulla pelle che ingeriti). Ricetta: unguento al miele per alleviare il prurito (ideale per pelli secche, con dermatite o psoriasi) Ecco la ricetta che utilizzo personalmente per alleviare il prurito. Puoi decidere di personalizzare la ricetta scegliendo tra gli ingredienti ideali per pelli problematiche che ho elencato in questo articolo . Attrezzatura per l'autoproduzione Per realizzare questo unguento avremo bisogno di: Una bilancia digitale ad alta precisione; Una ciotola (acciaio, vetro temperato tipo Pyrex o ceramica) per sciogliere gli ingredienti a bagnomaria; Casseruola in acciaio inox/padella per preparare il bagnomaria; Alcuni cucchiaini per aggiungere gli ingredienti; Strofinacci o carta assorbente per pulire eventuali fuoriuscite; Tieni a portata di mano un paio di guanti da forno o delle presine per maneggiare gli strumenti caldi. Un grembiule da cucina (per proteggere i vestiti da possibili schizzi). Un'etichetta (dove scriverai data e composizione dello stick). Un contenitore da almeno 30ml (un vasetto di una crema ben pulito e passato con l'alcool andrà benissimo). Ingredienti (per 30g) FASE A (da sciogliere insieme a bagnomaria) 8% Cera d'api o di riso - 2,4g 30% Oleolito di calendula in mandorla - 9g 40% Olio di jojoba - 12g 20% Miele - 6g FASE B (da aggiungere fuori fuoco) 0,8% Olio essenziale di lavanda vera - 0,3g 1,2% Vitamina E - 0,4g Procedimento Pesare gli ingredienti della fase A, eccetto il miele, e metterli a bagno maria. Quando la cera si sarà sciolta negli oli, ancora a bagnomaria aggiungere il miele, fino a completo scioglimento. Togliere la ciotola dal fuoco e aggiungere gli ingredienti della fase B. Versare il composto nel contenitore. Lasciar riposare in frigo dai 40 ai 60 minuti. Etichettare il barattolo (con nome del prodotto e data di produzione) ed utilizzare. Spero che tu riesca a provare ad autoprodurre questa ricetta e, soprattutto, che ti dia davvero sollievo! Per qualsiasi cosa resto a disposizione, non esitare a lasciare un commento all'articolo se hai bisogno di chiarimenti! Un abbraccio, Francesca 🫧 Vuoi fare in casa i tuoi prodotti di igiene e cosmesi? Se desideri metterti in gioco, facendoti accompagnare nelle tue prime ricette di sapone e cosmesi fatta in casa, qui trovi il calendario aggiornato dei corsi . Se invece preferisci lavorare in autonomia, qui sotto trovi le mie dispense complete che ti guideranno passo passo nella realizzazione dei tuoi prodotti. Buon viaggio nel mondo del sapone e cosmesi DIY 🫧
- Come fare una crema naturale per il viso (emulsione): guida completa all'autoproduzione
Ti appassiona il fai-da-te? Fai tutto tu: il tuo deodorante, il tuo sapone , il tuo shampoo... Ora sei pront ə a fare la tua crema naturale per il viso! Fare una crema per il viso è sorprendentemente divertente, ultra soddisfacente e, soprattutto, molto più facile di quanto si possa pensare! Basta avere fiducia in se stess ə , prendersi il tempo necessario e iniziare. Con questo articolo vorrei farti scoprire il meraviglioso mondo delle creme per il viso fatte in casa: una vera e propria guida completa all'autoproduzione naturale per prenderti cura della tua pelle! Ho un sacco di cose da dirti quindi... partiamo! Un po' di teoria: differenze tra crema, burro e unguento. Sì, ogni termine si riferisce a un tipo specifico di prodotto per la cura della pelle. Vale la pena di fare un po' di chiarezza, perché, credimi, i fraintendimenti possono causare molti problemi. Burri e unguenti per il corpo Sia i burri che gli unguenti sono costituiti interamente da ingredienti grassi (la cosiddetta fase oleosa): oli vegetali, burri vegetali e cere. Sono prodotti semplici, nutrienti, protettivi e versatili che non presentano particolari difficoltà di produzione. Si può facilmente preparare un burro per il viso con qualche misurino e cucchiaio. Quando si tratta di preparare le creme, invece, le cose sono drasticamente diverse! Inoltre, burri e unguenti sono tendenzialmente molto stabili e non presentano particolari problemi di conservazione perché non contengono acqua . L'acqua è il luogo in cui si sviluppano batteri e muffe . Poiché i burri e gli unguenti sono composti solo da una fase oleosa, questo non è un problema e non necessitano obbligatoriamente di conservanti. L'unico rischio che possono correre è l'irrancidimento degli oli/burri, dovuti all'esposizione ad alte temperature e/o alla luce diretta. Insomma, con una corretta conservazione del prodotto il gioco è fatto. I burri e gli unguenti sono quindi più protettivi e unti rispetto alle creme che vengono assorbite dalla pelle più velocemente (ed evaporano altrettanto rapidamente). Le creme Una crema è composta da due fasi , una fase oleosa e una fase acquosa: fase oleosa: olii vegetali, burri vegetali, cere; fase acquosa: acqua, idrolato, succo e gel di aloe vera, glicerina vegetale. Poiché le molecole di acqua e olio/grasso non si combinano naturalmente, è necessario un agente aggiuntivo (emulsionante) per amalgamare le gocce di acqua e olio e creare quindi un'emulsione. Inoltre, a causa della presenza di acqua, è essenziale utilizzare un conservante per proteggere il prodotto da batteri e muffe. I batteri e le muffe, come dicevamo poco fa, crescono proprio nell'acqua! Grazie alla sua composizione, una crema offre alla pelle "idratazione" (apporto di acqua dall'esterno) e protezione, oltre a una finitura più leggera e meno grassa . Tuttavia, a volte le creme non sono sempre abbastanza ricche per proteggere o nutrire la pelle (ad esempio in inverno, nei cambi di stagione, nelle attività sportive, nel doposole, ecc.) In queste situazioni, l'ideale sono invece i burri e gli unguenti. La preparazione di una crema richiede molta più cura e precisione rispetto al burro o all'unguento. Questo tipo di produzione prevede la pesatura precisa di tutti gli ingredienti, la sterilizzazione del piano di lavoro e degli strumenti e il rispetto delle fasi di produzione e delle temperature. Come fare una crema naturale per il viso (emulsione): gli ingredienti Vediamo nel dettaglio gli ingredienti che possiamo utilizzare per realizzare una crema naturale per il viso (o per il corpo). Fase oleosa Nella fase oleosa possiamo inserire qualsiasi tipo di olio o di burro vegetale . A seconda della scelta che faremo (che sia un olio grasso, un olio secco o un burro), il colore, le proprietà e la texture della nostra crema cambierà . Durante i miei corsi di autoproduzione della crema consiglio sempre di combinare almeno due oli , di modo da arricchire la crema e aggiungere quante più proprietà benefiche possibile. Quando realizzo un'emulsione, in particolare da applicare sul viso, mi piace lavorare solo con gli oli (liquidi), evitando quindi i burri, proprio perché voglio mantenere una finitura leggera, che la pelle possa assorbire rapidamente. Il mio approccio si basa sempre sul "comincia con quello che hai in casa", quindi per scegliere gli oli ti consiglio di partire con quelli che hai già in cucina : olio di oliva (olio grasso), olio di girasole (olio secco), olio di riso (olio secco), olio di cocco (olio grasso). Sono tutti oli molto versatili, che non hanno prezzi esorbitanti e che possiamo utilizzare tranquillamente anche nell'ambito alimentare. Se hai una pelle sensibile , puoi dare un'occhiata a questa lista di ingredienti per fare la tua scelta . Fase acquosa Nella fase acquosa possiamo inserire qualsiasi ingrediente liquido . In cosmesi naturale i più utilizzati sono acqua (demineralizzata di preferenza), idrolato (di qualsiasi tipo), gel di aloe, glicerina. A me piace mixare un po' di acqua con un po' di idrolato (a me piacciono tanto l'idrolato di fiori d'arancio, di rosa, di tea tree e di lavanda). Poi ci aggiungo qualche goccia di glicerina vegetale che, essendo un umettante, aiuta la pelle a trattenere l'umidità più a lungo (quindi la pelle ci mette di più a seccarsi dopo l'applicazione della crema). Emulsionante Esistono due tipi di emulsionanti: emulsionanti olio-acqua (O/W) : rivestono le gocce di olio con l'acqua e sono utilizzati per ottenere creme leggere e fluide (ad esempio, crema da giorno, crema per il corpo). Sono i più comuni e versatili, di solito io scelgo l'Olivem 1000, di origine 100% vegetale (dall'oliva). emulsionanti acqua-in-olio (W/O) : rivestono le gocce d'acqua con l'olio e sono tipicamente utilizzati per ottenere creme ricche e dense (ad esempio, crema da notte, creme solari). Contrariamente a quanto molte persone credono, le cere non sono emulsionanti , bens ì agenti addensanti. Puoi comunque creare una "crema" con la cera, il procedimento è un pochino più lungo ma possibile. Qui trovi una ricetta da provare se vuoi :) Conservanti Come anticipavo nei paragrafi precedenti, dove ci sono oli/burri c'è il rischio di irrancidimento e dove c'é acqua c'é il rischio di proliferazione batterica. Ecco perché nelle ricette di crema naturale si consiglia fortemente l'utilizzo di conservanti: antiossidante (come la Vitamina E liquida) per la fase oleosa; antibatterico (come il Cosgard o altri) per la fase acquosa. Addittivi Oltre agli ingredienti fondamentali che abbiamo appena citato, puoi decidere di arricchire la tua crema con altri ingredienti, come ad esempio una profumazione . Puoi quindi scegliere tra fragranze cosmetiche (prodotti di laboratorio che sono comunque tastati per l'utilizzo sicuro sulla cute) oppure gli oli essenziali , ideali per apportare ulteriori proprietà benefiche alla tua crema. Scegli la profumazione che desideri, nel caso degli oli essenziali fai solo attenzione ad evitare quelli di agrumi, essendo fotosensibili (reagiscono a contatto diretto con la luce). Autoproduzione di una crema naturale per il viso (emulsione): il procedimento Ed ora è tempo di scoprire come si realizza una crema naturale! Vediamo le fasi principali per l'autoproduzione di una crema naturale per il viso (o per il corpo). 1. Sterilizzare l'attrezzatura Per mantenere la crema fresca per diversi mesi, è necessario disinfettare le attrezzature di produzione, la superficie di lavoro e il contenitore in cui verrà conservata la crema. A differenza dei cosmetici anidri (privi di acqua) come balsami, burri e unguenti, la presenza di acqua nella crema crea un ambiente favorevole allo sviluppo di batteri e muffe. Per questo motivo, utilizzo di solito l' alcol isopropilico al 70% (o alcol per sfregamento, disponibile in farmacia). Utilizzo un flacone spray per spruzzare l'alcol sugli strumenti prima di asciugarlo con un pezzetto di carta assorbente o un panno pulito. Più spesso lo lascio evaporare naturalmente. 2. Preparare degli ingredienti Nelle ricette gli ingredienti sono divisi in tre parti chiaramente identificate: la fase acquosa (ingredienti che contengono o sono solubili in acqua) la fase oleosa (ingredienti che contengono o sono solubili nei grassi) la fase di raffreddamento (ingredienti sensibili al calore che devono essere aggiunti alla fine della ricetta, quando la temperatura è scesa). Gli ingredienti per la fase acquosa e per la fase oleosa devono essere riscaldati in contenitori separati , ma possono trovarsi nello stesso calderone/bagnomaria. È possibile pesare gli ingredienti direttamente nel contenitore in cui verranno riscaldati. Il rapporto tra le quantità di fase acquosa, fase oleosa ed emulsionante deve essere rispettato per ottenere un'emulsione che tenga insieme; per questo è fondamentale pesare gli ingredienti con una bilancia di precisione piuttosto che misurarli con cucchiai o a goccia. Purtroppo, una bilancia da cucina (1 g o 0,1 g) non è abbastanza precisa o sensibile per la preparazione della crema! 3. Riscaldare gli ingredienti Le due fasi (acquosa e oleosa) devono essere riscaldate a una temperatura di circa 85°C . La temperatura della fase oleosa sale abbastanza rapidamente, mentre quella della fase acquosa sale un po' più lentamente. L'importante, in questa fase, è che la fase oleosa raggiunga almeno 85°C e che, quando si uniscono, le due fasi siano alla stessa temperatura o quasi. Non importa quindi se una delle fasi supera gli 85°C di qualche grado. 4. Emulsionare le due fasi Per fare l'emulsione si possono usare solo due strumenti: un mini frullino elettrico con la sua punta deflocculante (la rotellina di metallo), oppure un frullatore a immersione (quello che si usa per fare la minestra!). Non è possibile utilizzare un montalatte, uno sbattitore per uova, un frullatore a immersione o altri strumenti . L'effetto della mini frusta e del frullatore è quello di tagliare le particelle di acqua e di grasso, oltre che di mescolarle; è questo che crea un'emulsione omogenea che si tiene insieme! 5. Raffreddamento Prima di aggiungere gli ingredienti sensibili al calore (conservanti e oli essenziali/profumazioni), lasciar raffreddare la crema a una temperatura di 40°C (104°F) o meno . Ti consiglio di mettere l'emulsione in un bagnomaria a freddo per accelerare il processo. Mescolare regolarmente l'emulsione con una piccola paletta in modo che si addensi uniformemente e non si formino grumi. In questa fase non utilizzare una mini frusta o un mixer a mano. Quando l'emulsione è sufficientemente densa è il momento di aggiungere gli ingredienti per la fase di raffreddamento: il conservante e gli ingredienti attivi sensibili al calore (come gli oli essenziali o altre vitamine). È meglio aspettare che la crema si raffreddi completamente prima di invasarla o di metterle un coperchio, ma a parte questo, è pronta per l'uso! Spero che questa guida ti abbia dato tutte le indicazioni necessarie per realizzare correttamente una crema naturale per il viso o per il corpo. Se vuoi metterti in gioco, facendoti accompagnare nelle tue prime ricette di crema e cosmesi fatta in casa, qui trovi il calendario aggiornato dei corsi di autoproduzione che propongo in presenza e online . Se invece preferisci lavorare in autonomia, qui sotto trovi le mie dispense complete che ti guideranno passo passo nella realizzazione dei tuoi prodotti. Buon viaggio nel mondo della crema naturale e della cosmesi DIY 🫧 Francesca
- Tutorial: come realizzare in casa un macerato oleoso (oleolito)
Come si prepara un oleolito ? Scopri come realizzare facilmente in casa un macerato oleoso che renderà le tue ricette di autoproduzione cosmetica ancora più benefiche per il tuo corpo ! Che cos'è un macerato oleoso (oleolito)? I macerati oleosi si ottengono macerando foglie, fiori, radici, semi o rami di piante aromatiche e medicinali in un olio vegetale . Dopo una lunga macerazione, i principi attivi liposolubili della pianta si diffondono nell'olio vegetale. Questi principi attivi possono essere composti aromatici, pigmenti o tannini . Una volta filtrati, i macerati oleosi sono favolosi prodotti per la cura della pelle . Possono essere utilizzati da soli per il massaggio o per la cura mirata della pelle, oppure possono essere utilizzati al posto della maggior parte degli oli vegetali in una ricetta cosmetica per migliorare il prodotto. Come si sceglie l'olio base? L'olio nel quale avverrà la macerazione è importantissimo. Gli oli vegetali più utilizzati per la preparazione di macerazioni oleose sono il girasole e l'oliva, ma l'oleolito pu ò essere realizzato in qualsiasi olio : l' olio di girasole è spesso utilizzato per realizzare macerazioni utili a prodotti per il viso, per la sua neutralità (basso odore) e per il suo buon assorbimento da parte della pelle, senza lasciare una pellicola grassa (olio secco). L'elevato contenuto di vitamina E lo rende inoltre un olio vegetale stabile e non soggetto a irrancidimento. Inoltre, ha una durata di conservazione piuttosto lunga. L' olio d'oliva , più ricco e profumato, aiuta a preservare il macerato nel tempo ed è più adatto alla cura mirata della pelle. Viene spesso utilizzato come base per i macerati di calendula, piantaggine e arnica, solo per citarne alcuni. Per i macerati più "preziosi", come quello di rosa, si possono scegliere oli più specifici come quello di jojoba, avocado, mandorle dolci, sesamo o macadamia. Cosa maceriamo? Nell'oleolito possiamo macerare piante, semi, fiori, caffè (sì, il caffè è una pianta!), chaga, radici, foglie di tè, erbe e bucce di agrumi. In breve, tutto ciò che può conferire proprietà interessanti al nostro olio vettore ! Vediamoli un po' più nel dettaglio. 1. Piante (fiori, foglie, steli) Tutte queste parti di piante possono essere aggiunte intere all'olio, ma possono sempre essere schiacciate o tritate per favorire l'estrazione delle molecole. Tra le piante utilizzate più spesso troviamo: calendula : potente antinfiammatorio, cicatrizzante, lenitivo lavanda vera : cicatrizzante, antinfiammatorio, profumatissima! camomilla tedesca : antinfiammatoria, lenitiva, addolcente piantaggine : antiprurito, antinfiammatorio erba di San Giovanni : riduce il dolore muscolare e le contusioni, cicatrizzante fiordaliso : antinfiammatorio, lenitivo, tonificante arnica : allevia i dolori muscolari, artrite, osteoartrite rosa damascena : lenitiva, cicatrizzante e tonificante 2. Semi, grani, rami e radici In acqua, le proprietà di radici, rami, grani e semi si estraggono generalmente per decozione, cioè mettendoli in infusione in acqua bollente per circa quindici minuti (cosa che non è necessario fare con foglie o fiori). Poiché la temperatura di una macerazione a caldo (o a freddo) non sarà mai abbastanza alta per estrarre completamente le proprietà di queste parti più dure, è importante macinarle o polverizzarle prima di immergerle nell'olio . Tra gli ingredienti più utilizzati: altea : cicatrizzante, lenitiva e antinfiammatoria comfrey : cicatrizzante e antibiotico abete balsamico : antinfettivo, antispasmodico, tonico abete nero : antinfettivo, decongestionante delle vie respiratorie, antinfiammatorio (indicato per eczemi e psoriasi) cedro : depurativo, cicatrizzante, antimicotico caffè : tonificante, antinfiammatorio Piante secche o fresche? Me lo chiedete spesso: per la realizzazione di macerati oleosi possiamo usarle entrambe! Se opti per le piante secche , scegli quelle biologiche e assicurati che abbiano ancora un buon profumo! Se scegli piante fresche , è importante raccoglierle quando la rugiada del mattino si è dissipata o, meglio ancora, durante il giorno in pieno sole. Per massimizzare la riuscita della macerazione, ti suggerisco anche di lasciare sempre appassire le piante per qualche giorno, all'ombra e in un luogo arieggiato, in modo che perdano quanta più acqua possibile prima di fare il macerato. In generale, è più sicuro macerare le piante fresche quando sono calde , poiché l'infusione con il calore dà la possibilità all'acqua contenuta di evaporare. Ricordati sempre: acqua = possibilità di proliferazione batterica = muffe Si può anche fare un macerato a freddo sostituendo il tappo del contenitore con della tela di formaggio o una calza di nylon tenuta in posizione con un elastico o un anello da barattolo. Metodi di preparazione del macerato oleoso (oleolito) Innanzi tutto, il mio primo consiglio è quello di preparare sempre una quantità di macerato superiore a quella necessaria per le ricette che vogliamo realizzare. Spesso le ricette richiedono quantità piuttosto ridotte. Nessuno vuole fare un macerato di calendula da 30 ml... Tanto vale farne di più ed averne a disposizione per le ricette future! NOTE IMPORTANTI: Per prolungare la conservazione e prevenire l'irrancidimento, è possibile aggiungere la vitamina E alla preparazione. Un macerato oleoso contiene generalmente 10 grammi di materiale vegetale essiccato per ogni 100 grammi di olio. 1. Metodo a caldo Riempi un vaso (preferibilmente di colore ambrato) con la quantità di piante desiderata. Versa l'olio sull'ingrediente che si desidera macerare in modo che le ricopra per circa 2,5 cm. Aggiungi una piccola quantità d'acqua in una casseruola e portare a ebollizione. Ridurre il calore al minimo. Posiziona il vaso (senza coperchio, molto importante!) nella casseruola per creare un bagnomaria. Riscalda a fuoco basso per almeno 1 ora (idealmente 2-3 ore). Filtra. Puoi filtrare il tuo macerato oleoso utilizzando una stamigna, un filtro da caffè, una garza, uno chinois o una calza, pressando bene le piante per recuperare la maggior quantità possibile di olio. Lascia raffreddare completamente prima di mettere il coperchio. Versa in un contenitore pulito ed etichettato (olio + pianta/ingrediente + data di produzione). 2. Metodo tradizionale a freddo Riempi un barattolo (preferibilmente di colore ambrato) con la quantità desiderata di piante/ingredienti e apponi un'etichetta (olio + pianta/ingrediente + data di produzione). Versa l'olio sulle piante/ingredienti in modo che le ricopra per circa 2,5 cm. Chiudi il barattolo. Lascia macerare per 4-6 settimane. Mescolare/scuoti il macerato di tanto in tanto. Nei primi giorni, se noti che le piante hanno bevuto tutto l'olio, aggiungine ancora! Trascorso il tempo di macerazione, filtra. Puoi filtrare il tuo macerato oleoso utilizzando una stamigna, un filtro da caffè, una garza, uno chinois o una calza, pressando bene le piante per recuperare la maggior quantità possibile di olio. Versa in un contenitore pulito ed etichettato (olio + pianta/ingrediente + data di produzione). Questo tipo di macerazione è adatto a tutte le piante e a tutti gli oli, anche i più sensibili. Come conservare al meglio il tuo oleolito L'ideale è conservare il macerato in una bottiglia/vaso di vetro ambrato, di modo da proteggere l'olio dalla luce diretta, e lontano dalle fonti di calore. Per conservarlo più a lungo, aggiungi all'oleolito una goccia di vitamina E ogni 10 ml di preparato ed agita bene. Etichetta il vaso, indicando la composizione: olio di base e pianta macerata, la data di produzione e la durata di conservazione (idealmente, un macerato dovrebbe essere utilizzato entro un anno dalla produzione). Alcuni esempi di macerati oleosi e le loro proprietà: Arnica (fiori) : contusioni, colpi, urti, ematomi (lividi), ecchimosi, edema, gambe pesanti. Bellis (fiori di margherita) : tonico della pelle, riparatore, rassodante, modellante di collo, busto e décolleté, ristrutturante e nutriente. Calendula (fiori) : potente antinfiammatorio, cicatrizzante e antisettico, lenisce le irritazioni: screpolature, screpolature, geloni, piccole ferite, bruciature da rasoio, psoriasi, eczema, ulcere, piaghe da decubito. Ustioni, scottature solari. Dolore, prurito, orticaria, punture d'insetto. Pelle fragile, secca, ruvida, tesa, pelle reattiva. Camomilla (fiori) : infiammazione del viso, rosacea (arrossamento). Carota (radici) : il macerato di carota produce un olio arancione, molto ricco di carotene. Favorisce l'abbronzatura e aiuta la pelle a mantenere una bella luminosità uniforme. Ammorbidente, rigenerante e lenitivo. Alloro (foglie) : per l'acne, la pelle grassa, il freddo, i massaggi e i reumatismi. Malva (fiori) : per pelli mature, secche e sensibili, rosacea. Lenitivo. Rosmarino (foglie) : pelle grassa, pelle mista, dimagrante, drenante. Rosa (fiori) : Rughe, invecchiamento, macchie dell'età. Pelle disidratata, devitalizzata, secca. Screpolature, cicatrici, acne, rosacea, eczema, psoriasi. Tè verde (foglie) : riduce la produzione e l'accumulo di grassi. Potente antiossidante. Vaniglia (baccelli) : Tonico della pelle, protettivo, ammorbidente e nutriente. Trattamenti e scrub delicati per viso e corpo, oli da massaggio. N.B.: Una delizia in cucina, per dolci o vinaigrette originali (in più, se è per cucinare, non c'è bisogno di filtrare). Vite rossa (foglie) : Migliora la circolazione sanguigna. Tratta le gambe pesanti. Lavanda (fiori) : la lavanda è nota per le sue proprietà calmanti e rilassanti. Il macerato di lavanda è utilizzato per lenire le irritazioni cutanee, il prurito e le scottature. Può anche aiutare a regolare la produzione di sebo, il che lo rende una buona scelta per le pelli grasse o acneiche. Iperico (fiori) : l'iperico è noto per le sue proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti. Il macerato di iperico viene utilizzato per alleviare la pelle sensibile, le irritazioni cutanee, le piccole ustioni e le scottature solari. Può anche essere utile per i problemi della pelle come l'eczema e la psoriasi. Gli oleoliti sono ingredienti preziosi che apportano grandi proprietà benefiche ai tuoi prodotti di cosmesi , come creme per viso e corpo, shampoo o altri trattamenti per viso e corpo. Ti consiglio caldamente di provare a realizzarli ed implementarli nelle tue ricette di autoproduzione! Buon divertimento, Francesca Fonti consultate per la realizzazione di questo approfondimento sugli oleoliti: Botanical Skin Care Course – Herbal Academy: Online Herbalism Program ( theherbalacademy.com ) Le macérat huileux de plantes, faites-le ! - Greenweez magazine Faire ses macérâts huileux ( bioflore.be ) Herboristerie 101: fabriquer son macérât huileux | Les Mauvaises Herbes Les 6 propriétés des Macérats Huileux - Floraluna | La Distillerie des Altitudes Vuoi fare in casa i tuoi prodotti di igiene e cosmesi? Se desideri metterti in gioco, facendoti accompagnare nelle tue prime ricette di sapone e cosmesi fatta in casa, qui trovi il calendario aggiornato dei corsi . Se invece preferisci lavorare in autonomia, qui sotto trovi le mie dispense complete che ti guideranno passo passo nella realizzazione dei tuoi prodotti. Buon viaggio nel mondo del sapone e cosmesi DIY 🫧 Francesca
- Ricetta burro corpo nutriente per tutti i tipi di pelle
Ecco una semplice e personalizzabile ricetta di burro corpo nutriente. Trattandosi di un prodotto solido, basta spalmarlo sulla pelle appena usciti dal bagno o dalla doccia (o anche direttamente sotto la doccia!). La barretta si scioglie leggermente al contatto con la pelle, rendendo l'applicazione facile e veloce. Pelle bella e nutrita all'orizzonte! Preparazione Conservazione Resa (grammi) Ideale per 10 minuti 12 mesi Variabile Tutti i tipi di pelle Photo © Les mauvaises herbes Elenco degli ingredienti 33%: 1 parte* di olio vegetale bio a scelta (cocco, girasole, canapa) 33%: 1 parte* di burro vegetale bio a scelta (cacao, karité, mango) 33%: 1 parte* di cera d'api bio grattugiata/a pezzi (per l' alternativa vegetale usarne circa la metà) Vitamina E (conservante antiossidante facoltativo) Fecola di mais (al massimo per il 10% del volume totale di oli e burri per ottenere un prodotto finito più secco all'applicazione) Oli essenziali (facoltativi, circa lo 0.5% del totale) Stampo in silicone * Per "parte" si intende la quantità in volume di vostra scelta. Ad esempio può essere di 1 cucchiaio da zuppa o di 1 cucchiaino da té. La scelta è tua! Come realizzare il tuo burro corpo nutriente per la pelle Sciogliere la cera e il burro nell'olio a bagnomaria. Una volta fusi, togliere dal fuoco. Se lo si desidera, aggiungere la vitamina E, gli oli essenziali e l'amido di arrowroot. Mescolare bene. Versare in stampi in silicone per muffin. Mettere in frigorifero. Sformare dopo alcune ore e solo quando il prodotto si è completamente raffreddato. Ecco fatto. È semplicissimo! 💡 TIP! 💡 Pensi che il prodotto finito sia troppo duro, troppo morbido o troppo grasso? Questo può accadere a seconda degli ingredienti scelti. Rimetti tutto a bagnomaria e regola gli ingredienti ad occhio, se necessario. Niente va sprecato! Pulizia degli attrezzi Il tuo migliore amico quando si tratta di pulire gli utensili è l' acqua bollente . Per questo motivo, evita (se possibile) utensili realizzati con materiali che non tollerano bene il calore. Ecco qualche consiglio utile! Rimuovere la maggior parte dei residui attaccati agli utensili con un panno o un tovagliolo di carta prima che si solidifichino. Metti gli utensili (e il panno!) in acqua bollente (la cera d'api ha un punto di fusione di 62 gradi Celsius, quindi l'acqua deve essere molto calda per staccarla). Una volta rimossi la cera e il grasso, lavare normalmente con il sapone per i piatti. Burro solido per il corpo: come si usa? Dopo essere usciti dalla doccia o dal bagno (ma a me piace un sacco usarlo ancora sotto l'acqua, appena prima di uscire), strofinare la barretta sulla pelle leggermente umida. Distribuire con le mani, massaggiando delicatamente. Il massaggio aiuterà il prodotto a penetrare nella pelle. Conservare in un barattolo ermetico al riparo dalla luce e dall'umidità. Questa ricetta ti è piaciuta? Non esitare a condividerla e a realizzarla con amici, colleghi, parenti e persone a te care ! Se provi a farla a casa non esitare a farmi sapere come ti trovi e per qualsiasi domanda non esitare a contattarmi qui: Francesca 🫧 Corsi di sapone & cosmesi artigianale (@ecodalia) Un abbraccio forte, Francesca Vuoi fare in casa i tuoi prodotti di igiene e cosmesi? Se desideri metterti in gioco, facendoti accompagnare nelle tue prime ricette di sapone e cosmesi fatta in casa, qui trovi il calendario aggiornato dei corsi . Se invece preferisci lavorare in autonomia, qui sotto trovi le mie dispense complete che ti guideranno passo passo nella realizzazione dei tuoi prodotti. Buon viaggio nel mondo del sapone e cosmesi DIY 🫧
- Ricetta crema corpo super nutriente (senza emulsione)
La ricetta di questa crema corpo (oltre ad avere una storia decisamente avvincente!) è davvero fantastica, profondamente nutriente. Ideale per tutti i tipi di pelle, è un ottimo esempio di crema di base. È perfetta se sei alla prime armi con l'autoproduzione cosmetica e cerchi un'alternativa ad un'emulsione. Preparazione Conservazione Resa (peso) Ideale per 20 minuti 6 mesi 30 grammi Tutti i tipi di pelle Photo © Ecodalia La crema fredda ha una storia di utilizzo molto lunga, molto più lunga di quanto si possa immaginare. La ricetta originale fu formulata da Galeno di Pergamo, medico e filosofo greco del II secolo. Originariamente non era stato concepito per essere usato come prodotto cosmetico . Veniva usato per ammorbidire la pelle secca, ruvida e indurita, ed era molto più popolare tra i gladiatori e gli atleti che lo usavano per prepararsi e riprendersi dagli incontri. Che storia avvincente no? Prima di iniziare con la ricetta, spendo due parole su come conservare le creme. Ogni volta che si introduce acqua o un ingrediente a base d'acqua in una ricetta di crema o lozione, è possibile che si introducano anche muffe, lieviti o batteri. Per questo motivo, molti erboristi preferiscono usare una sorta di conservanti nelle loro ricette di creme. Una cosa che si può fare è aggiungere alcuni ingredienti come l' olio di vitamina E , che abbiamo qui, o gli oli essenziali, ad esempio l' olio essenziale di rosmarino . Questo aiuterà a fermare l'irrancidimento degli oli e burri, ma non aiuterà necessariamente a fermare la proliferazione dei batteri, quindi in questo caso ci sono conservanti naturali a base di piante che possono essere inclusi nella crema per prolungare la durata di conservazione delle creme che non si vogliono conservare in frigorifero (es. Cosgard o Nobact ). Ora che abbiamo parlato delle necessità di conservazione della crema, diamo un'occhiata ai diversi ingredienti inclusi in questa ricetta. Elenco degli ingredienti (per 30g) 16,4g olio di oliva (54,8%) 8,2g idrolato di rosa (o altro idrolato, acqua in alternativa) (27,4%) 3,7g di cera d'api (12,3%) 0,9g vitamina E (3,1%) 0,7g cosgard o nobact (2,4%) 3 gocce di olio essenziale (facoltativo) Come realizzare la tua crema super nutriente per il corpo Prepara una padella con un paio di centimetri di acqua per il bagnomaria ed inizia a scaldarla sul fuoco. In un contenitore resistente al calore (andrà poi inserito nell'acqua del bagnomaria), versa l'olio e la cera. In un secondo contenitore resistente al calore (andrà poi inserito nell'acqua del bagnomaria), versa l'acqua/idrolato. Posiziona entrambi i contenitori nella padella con l'acqua calda ed inizia il processo di bagnomaria. Questo è molto importante perché vogliamo mantenere la stessa temperatura di entrambe le miscele (acquosa ed oleosa) per tutto il processo di produzione. Questo ci garantirà una crema densa e ricca che non si separerà. Se hai un termometro, cerca di raggiungere una temperatura tra 37 e 46 gradi Celsius di entrambe le miscele. Mescola di tanto in tanto la miscela oleosa (olio e cera) di modo da favorirne lo scioglimento. Ora che abbiamo fatto sciogliere i pezzetti di cera d'api nell'olio, togliamo dal fuoco e lasciamo raffreddare per circa 15 minuti. Una buona regola generale è quella di osservare la miscela di oli. Dovrai aspettare che abbia la consistenza del miele o di uno sciroppo, solo allora sarà abbastanza fredda da poter mescolare insieme la fase oleosa con quella acquosa. Una volta che l'olio e la cera d'api hanno raggiunto una consistenza bella densa, versa l'acqua di rose in una piccola ciotola o in un barattolo. Poi, molto lentamente, aggiungi la miscela oleosa nell'acqua, un po' alla volta, e sbattila nello stesso modo in cui si prepara una maionese, in modo da ottenere una consistenza densa e piacevole e da evitare che si separi in seguito. È necessario fare molta attenzione a non sbattere troppo la crema, perché se lo si fa, potrebbe tornare a separarsi, quindi assicurati di non sbatterla per più di 2 minuti. La crema finita a questo punto sarà un po' più liquida di quella che desideri, ma si rapprenderà un po' di più una volta che l'avrai versata nel vasetto finale. Una volta che la crema si è raffreddata a temperatura ambiente, è il momento di mescolare la vitamina E e, se la si usa, di aggiungere anche il conservante naturale antibatterico (Cosgard, Leucidal o Nobact). Da qui, possiamo versare la crema nei nostri vasetti/contenitori. Ricorda che questa crema continuerà ad addensarsi man mano che si raffredda. Assicurati di etichettare sempre le tue creme e tutti i tuoi preparati a base di erbe, in modo da ricordare la data di produzione e cosa hai usato in quel prodotto. Una volta riempiti il vasetto/contenitore, assicurati di chiuderlo bene. Questa crema è favolosa, ricca e nutriente e spero davvero che ti piaccia tanto prepararla quanto usarla ✋ LA MIA ESPERIENZA ✋ Per quel che mi riguarda ho provato una variante alla lavanda (idrolato + olio essenziale di lavanda) ed è venuta uno spettacolo! Ideale come dopo-sole d'estate ed in piccole dosi su mani e piedi durante l'inverno. Questa ricetta ti è piaciuta? Non esitare a condividerla e a realizzarla con amici, colleghi, parenti e persone a te care ! Se provi a farla a casa non esitare a farmi sapere come ti trovi e per qualsiasi domanda non esitare a contattarmi qui: Francesca 🫧 Corsi di sapone & cosmesi artigianale (@ecodalia) Un abbraccio forte, Francesca Vuoi fare in casa i tuoi prodotti di igiene e cosmesi? Se desideri metterti in gioco, facendoti accompagnare nelle tue prime ricette di sapone e cosmesi fatta in casa, qui trovi il calendario aggiornato dei corsi . Se invece preferisci lavorare in autonomia, qui sotto trovi le mie dispense complete che ti guideranno passo passo nella realizzazione dei tuoi prodotti. Buon viaggio nel mondo del sapone e cosmesi DIY 🫧
- 5 ricette semplici (ed ecologiche) per pulire casa con il sapone nero
Nella famiglia dei prodotti naturali e multiuso, c'è un ingrediente che non può mancare: il sapone nero liquido ! Sgrassante, detergente, nutriente, nel mondo dei detersivi fatti in casa merita tanto entusiasmo quanto il bicarbonato o l'aceto bianco. In questo articolo ti racconto qualcosa in più su questo fantastico ingrediente e ti propongo 5 ricette semplici (ed ecologiche) per pulire casa con il sapone nero . Let's go! Il sapone nero: l'alleato per le pulizie di cui non sapevi di aver bisogno! Il sapone nero liquido è un prodotto molto versatile per la pulizia della casa (e non solo). Prodotto fin dall'antichità in Egitto, è a base di olio vegetale , solitamente di oliva e/o di lino, saponificato ad alta temperatura con potassa (idrossido di potassio). Il suo colore è ovviamente scuro e la sua consistenza è liquida o pastosa , molto diversa da quella che conosciamo meglio del sapone di Marsiglia (di solito solido o in scaglie). Le origini del sapone nero È impossibile parlare della storia del sapone nero senza menzionare il sapone di Aleppo. Questo sapone ancestrale, nato più di 3000 anni fa in Siria e prodotto con olio d'oliva e soda vegetale, ha viaggiato fino al Marocco, dove ha preso il nome di “sapone nero”, conosciuto anche come “sapone Beldi ”. Il sapone nero è prodotto con la stessa tecnica del sapone di Aleppo, ma con una composizione leggermente diversa . Spesso composto da acqua, olio d'oliva (o di lino), olive nere schiacciate e potassa (idrossido di potassio), il sapone nero si presenta sotto forma di una pasta liscia e oleosa . A differenza di molti saponi, il sapone nero subisce una saponificazione a caldo . Il suo colore varia a seconda dell'olio utilizzato: può variare dal verde-nero al marrone-nero. Il sapone Beldi può essere morbido o liquido quando viene diluito con acqua. Come scegliere il sapone nero Esistono due tipi di sapone nero : quello utilizzato in cosmetica, in particolare negli hammam, e il sapone nero per uso domestico. Poiché il loro pH e la loro consistenza possono differire, non è consigliabile confondere i loro usi! Sapone nero cosmetico Il sapone nero, morbido e idratante, è tradizionalmente utilizzato negli hammam del Maghreb , dove la pelle viene esfoliata con un guanto di crine una volta alla settimana. Gli ingredienti naturali e il basso pH del sapone Beldi lo rendono molto più delicato rispetto alla maggior parte dei saponi, rendendolo particolarmente apprezzato dalle pelli secche e sensibili. Essendo un sapone supergrasso, rispetta e mantiene il film idrolipidico della pelle, ovvero la sua barriera protettiva e il sebo. Di solito troviamo questo tipo di sapone nelle spa ed acquistabile tra gli scaffali dei negozi specializzati nel reparto dedicato alla cura ed esfoliazione della pelle (in alcuni casi anche tra i prodotti e maschere per capelli). Sapo nero per la pulizia della casa Come già anticipato, il sapone nero non è utile solo per la cura del corpo. Manutenzione della casa e giardinaggio, sono due contesti nei quali è molto diffuso l'uso di questo prodotto naturale. A differenza del sapone nero cosmetico, il sapone per uso casalingo non contiene altri oli se non quello di oliva . Leggi quindi bene l'etichetta : se il sapone nero contiene olio di alloro (come è il caso per il sapone di aleppo) ed altri oli pregiati (jojoba, argan, ecc.) allora quel sapone è specificatamente formulato per l'uso cosmetico. Il sapone nero che usiamo per le pulizie ha un odore molto particolare (non super attraente da usare sul corpo), è più detergente e costa anche molto meno di quello cosmetico. Lo possiamo acquistare facilmente nei consorzi agrari , poiché utilizzato spesso in giardinaggio per la cura delle piante. ATTENZIONE: il sapone nero, essendo a base di olio di oliva, non fa schiuma! Mi raccomando, non confondere la schiumosità con la forza detergente! Anche senza schiuma, pulisce efficacemente! 5 ricette semplici per pulire casa con il sapone nero Ora che sappiamo qualcosina in più su questo sapone multiuso, di seguito troverai 5 ricette semplici per pulire casa con il sapone nero. Per un corretto utilizzo, ti consiglio di usare sempre acqua calda o tiepida per permettere al sapone di sciogliersi. Ricetta per pulire i pavimenti con il sapone nero Il sapone nero liquido può essere utilizzato per pulire i pavimenti. Adatto a tutte le superfici, grazie alla sua composizione ricca di oli, il sapone nero agisce in particolare come una fonte di giovinezza per le piastrelle ed i parquet secolari , pulendoli e nutrendoli in profondità. È sufficiente diluirlo in un secchio d'acqua secondo le istruzioni del produttore e passare il pavimento. Non è necessario risciacquare. Come dosi, io diluisco 20ml di sapone nero in 5L di acqua calda . Ricetta per pulire le superfici con il sapone nero Il sapone nero è adatto sia per pulire i pensili della cucina sporchi di sugo sia per pulire le impronte digitali sulle porte, le superfici in legno, verniciate o plastificate, e le superfici in acciaio. A questo scopo, io lo uso puro (non diluito) per lo sporco incrostato , strofinando semplicemente con una spugnetta inumidita (meglio con dell'acqua calda). Per la pulizia rapida quotidiana , invece, preparo uno spray con 500ml di acqua tiepida e 10ml di sapone nero . Faccio sciogliere bene il sapone, lascio raffreddare e spruzzo sulle superfici. Ricetta per detersivo piatti express al sapone nero Sei a corto di detersivo per i piatti? Nessun problema: nel tuo vecchio flacone di detersivo (a mano), mescola 400 ml di acqua molto calda, 200 g di sapone nero e 2 cucchiai di bicarbonato . Agita vigorosamente, lascia raffreddare ed il gioco è fatto! Questo detersivo fatto in casa può essere utilizzato come un prodotto tradizionale. È possibile aggiungere con parsimonia qualche goccia di olio essenziale di limone (aiuta a togliere i cattivi odori). Ricetta per lavare il bucato con il sapone nero Il sapone nero è un ottimo amico del bucato. Perfetto per il lavaggio a mano, possiamo utilizzarlo anche in lavatrice: bastano 3 cucchiai nella vaschetta della lavatrice (o come piace a me, nel tappo dosatore direttamente nel cestello ). Cosa importante che devi sapere : i detersivi per lavatrice realizzati in casa che contengono sapone di Marsiglia e/o anche sapone nero, poiché contengono degli oli non saponificati, a lungo andare rischiano di compromettere il funzionamento della lavatrice . Per questo ti consiglio quindi di pulire in profondità la tua lavatrice periodicamente . Per accompagnarti in questo importante passaggio puoi seguire questa guida pratica alla pulizia della lavatrice. Ricetta per proteggere le piante da insetti e parassiti Non solo per le pulizie domestiche, utilizzato nel giardinaggio il sapone nero combatte insetti e parassiti delle piante. Nella proporzione di 5 cucchiai per litro d’acqua , una volta che il composto si è raffreddato, si può spruzzare sulle piante, sopra e sotto le foglie, almeno una volta a settimana. Personalmente amo utilizzare pochi ingredienti per fare buona parte dei miei detersivi. Spero che la semplicità di queste ricette ti invogli a provare questo ingrediente super versatile. Augurandoti buona autoproduzione ti ricordo i prossimi appuntamenti (online e in presenza) per imparare a realizzare i tuoi saponi e detersivi! Un abbraccio forte, Francesca Prossimi corsi su questi temi 👇















