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Dermatite (eczema) e psoriasi: ingredienti da evitare in cosmesi.

Molte persone che frequentano i miei corsi di autoproduzione presentano problemi di pelle come dermatite e psoriasi. Quali sono le differenze tra queste problematiche? E quali le cause?

Scrivo questo articolo mossa dalle richieste frequenti delle persone che frequentano i miei corsi che puntualmente mi domandano: "quali ingredienti è meglio che eviti?". Dopo una breve presentazione delle caratteristiche di dermatite (eczema) e psoriasi, troverai qualche consiglio semplice sugli ingredienti da evitare in cosmesi (sia acquistata che autoprodotta). Partiamo?


NB. Non sono una dermatologa e neanche una farmacista quindi se soffri di questi disturbi, ti invito a rivolgerti ad unə professionista prima di prendere iniziative in autonomia.


Dermatite (eczema) e psoriasi: ingredienti da evitare in cosmesi.

Dermatite atopica

Fonte principale: Dermatite atopica


La dermatite atopica è un’infiammazione della cute recidivante o cronica, che provoca un fastidioso prurito oltre che un arrossamento ben visibile.

Solitamente, infatti, la dermatite atopica colpisce le mani, i piedi, la piega interna del gomito e quella posteriore delle ginocchia, polsi, caviglie, viso, collo, torace. È frequente anche la manifestazione intorno agli occhi.


Cause

La dermatite atopica è una malattia su base multifattoriale composta da fattori genetici, ambientali e immunologici.

Il cambiamento di stagione e lo stress psicofisico sono tra le maggiori cause di scatenamento della dermatite atopica.


Come si manifesta

La dermatite atopica si manifesta con chiazze rosse su cute secca e pruriginosa. Le chiazze possono essere ricoperte di vescicole, abrasioni, croste.

Il prurito può essere più o meno intenso e tende a peggiorare durante la notte.


Come prevenire la dermatite atopica?

Si raccomanda di evitare bagni e lavaggi troppo lunghi e frequenti, perché la pulizia eccessiva e l’uso di saponi più o meno aggressivi finisce per impoverire la pelle degli strati esterni che la proteggono. È bene asciugare la pelle delicatamente, tamponando l’umidità in eccesso, piuttosto che sfregandola. È poi consigliabile:

  • evitare indumenti in fibra sintetica;

  • esporsi al sole con criterio utilizzando filtri solari specifici;

  • utilizzare quotidianamente creme idratanti-lenitive e detergenti delicati. 


Psoriasi

Fonte principale: Psoriasi


La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della pelle che induce una crescita anomala dell’epidermide

La psoriasi comporta infiammazione cutanea e un disordine di crescita dei cheratinociti che portano alla formazione di placche rilevate, di colore rosso acceso, rivestite da squame biancastre. Le localizzazioni più comuni sono i gomiti, le ginocchia e il cuoio capelluto, ma può colpire tutte le aree corporee, comprese le unghie.


Cause

Alla base della psoriasi vi è una combinazione di fattori genetici e ambientali. Alcuni di questi fattori esterni sono:

  • traumi fisici: spesso la psoriasi insorge dopo un trauma come un incidente stradale, un ricovero per malattia, una frattura ossea, un intervento chirurgico particolarmente debilitante. In questi casi, non è chiaro se sia il trauma a indurre la psoriasi, oppure lo stress psichico conseguente, o entrambi;

  • stress: lo stress rappresenta un fattore pro-infiammatorio per l’organismo ed è quindi considerato un fattore scatenante per molte malattie infiammatorie cutanee, compresa la psoriasi. Per esempio, molti pazienti riferiscono l’insorgenza delle prime manifestazioni cutanee a seguito di lutti gravi; 

  • infezioni streptococciche: sono la causa della psoriasi nella forma guttata, ma possono aggravare anche altre forme di psoriasi. In questi casi si deve procedere al trattamento dell’infezione con antibiotico prescritto da una figura medica;

  • farmaci: alcuni farmaci tra cui i beta bloccanti, il litio, i sali d’oro, gli antimalarici di sintesi sono considerati induttori di psoriasi o in grado di esacerbare psoriasi già in atto.


La psoriasi ha un andamento cronico-recidivante. Ciò significa che le persone predisposte possono non soffrirne per periodi anche molto lunghi, ma essa può ripresentarsi, soprattutto in concomitanza di fattori stressanti.

Dermatite (eczema) e psoriasi: ingredienti da evitare in cosmesi.
Fonte immagine: LA PSORIASI

Come trattare la psoriasi

I trattamenti previsti per la psoriasi sono:

Nei casi di psoriasi consultare sempre una figura medica per individuare il trattamento più adatto.



Dermatite (eczema) e psoriasi: ingredienti da evitare in cosmesi.

Ora che sono più chiare le differenze tra queste due problematiche della pelle, veniamo al dunque. Quali ingredienti è meglio evitare nei prodotti cosmetici che acquistiamo in commercio (e di conseguenza anche nelle materie prime per l'autoproduzione) se soffriamo di dermatite o eczema? Ecco una lista che mi sento di consigliarti.


Tensioattivi troppo detergenti

l Sodio lauril solfato (SLS) noto anche come Laurilsolfato di sodio (LSS) o Sodio dodecil solfato (SDS), è un potente detergente e tensioattivo. Si trova nei prodotti per la casa per il suo eccellente potere sgrassante, ma anche nei prodotti per l'igiene come dentifrici, shampoo, schiume da barba, saponi, ecc.


Questo agente schiumogeno è oggi criticato per due motivi principali: il suo effetto irritante e la sua natura inquinante.


Le sue proprietà detergenti possono essere troppo forti su alcune pelli sensibili, fino a seccarle. L'SLS distrugge il film idrolipidico, causando una sensazione di secchezza dopo la detersione. Inoltre, altera le proteine delle membrane cellulari della pelle e degli occhi, provocando irritazioni e arrossamenti. Per questo motivo, i produttori di gel doccia e prodotti da bagno lo utilizzano sempre meno, preferendo la versione etossilata (SLES = sodium laureth sulphate) che è meno detergente, ma ha un processo di produzione molto inquinante. P.S. L'SLS è ancora autorizzato per l'uso nei prodotti biologici, mentre lo SLES no.


L'SLS è stato identificato come un inquinante per l'ambiente, gli animali, gli ambienti acquatici e le piante.


Profumi

Che siano naturali o sintetici, i profumi contengono un gran numero di sostanze allergeniche (alcoli, aldeidi, catecoli, chetoni, esteri, esteri fenilici, ecc.). Talvolta, i profumi naturali sono più allergizzanti di quelli sintetici a causa dell'alta concentrazione di oli essenziali che contengono.


Sebbene gli oli essenziali abbiano molti benefici per l'organismo, possono essere dannosi per la pelle.

Molti oli essenziali contengono molecole potenzialmente allergeniche o ipersensibilizzanti come il limonene, il linalolo, il geraniolo o i citrali.


Anche se il rischio di allergia dipende dal proprio background allergico, è essenziale effettuare un test di tolleranza cutanea sul gomito o sul polso dell'olio essenziale in questione.

⚠️Prima di essere applicati sulla pelle, gli oli essenziali devono sempre essere diluiti in un olio vegetale neutro chiamato olio vettore ⚠️


Ecco un elenco di oli essenziali contenenti quantità significative di molecole allergeniche: aneto, angelica, bergamotto, bergamotto senza bergaptene, cajeput, cannella, limone, chiodo di garofano, semi di coriandolo, geranio rosa, inula dolce, alloro nobile, citronella, mandarino verde, melissa, mirto citronato, arancio dolce, origano compatto, origano si Spagna, palmarosa, pompelmo, trementina, verbena esotica, verbena odorosa.



Alcool

Molti tonici, creme e deodoranti contengono alcol essendo, tra le varie, un ottimo solvente per profumi. Questo ingrediente ha il vantaggio di asciugarsi rapidamente, ma riduce anche l'idratazione della pelle provocando talvolta irritazioni e prurito.


L'alcol può comparire in diverse forme nei prodotti cosmetici: Alcohol Denat (alcool denaturato), SD Alcohol 40-B, SD Alcohol 40-A, SD Alcohol 40, SD Alcohol 39-B, SD Alcohol 38-B, SD Alcohol 3-B, alcol polivinilico (PVA) o Isopropyl alcohol. Questi composti alterano il naturale film idrolipidico della pelle, provocando secchezza, screpolature, irritazioni, tensione e vulnerabilità alle aggressioni esterne. Inoltre, possono aggravare alcune patologie cutanee come eczema, psoriasi e rosacea.


Buono a sapersi 👉 L'alcol benzilico (INCI: Benzyl Alcohol), che può essere indicato anche come alcol feniletilico, è un ingrediente efficace per inibire la proliferazione dei batteri all'interno di un prodotto. Introdotto in piccole dosi (< 1%), il suo potere essiccante è minimo. Inoltre, fa parte dell'elenco dei 26 allergeni regolamentati dall'Europa ed è autorizzato in agricoltura biologica. Per questo motivo lo utilizziamo anche nelle nostre ricette di autoproduzione cosmetica (con fase acquosa) a una concentrazione inferiore all'1%.


Conservante

Nei prodotti cosmetici, l'uso di conservanti è essenziale per prevenire la proliferazione di microrganismi, in particolare nei prodotti contenenti acqua, un ambiente che favorisce lo sviluppo microbico. Come i profumi, anche i conservanti possono essere responsabili di allergie. Ad esempio, il metilisotiazolinone (MIT), un conservante un tempo ampiamente utilizzato nei prodotti cosmetici, è stato bandito dai prodotti senza risciacquo, in quanto è altamente probabile che provochi eczemi da contatto.


Altri conservanti noti che potrebbero causare dermatiti da contatto sono l'alcol benzilico (di cui abbiamo parlato poco fa), l'acido deidroacetico e l'acido sorbico. Inoltre, alcuni oli essenziali possono essere utilizzati come conservanti per le loro proprietà antimicrobiche o antifungine, come l'olio essenziale di rosmarino o l'olio essenziale di tea tree. Questi oli possono provocare una reazione allergica a causa delle molecole allergeniche che contengono (limonene, citronellolo, geraniolo, ecc.).


Pigmenti

La p-fenilendiammina (PPD) è un pigmento utilizzato nelle tinture per capelli che provoca prurito sul cuoio capelluto dopo la tintura. L'henné utilizzato per i tatuaggi temporanei sulla pelle è spesso mescolato con PPD, il che comporta un rischio significativo di eczema da contatto.


Alfa-idrossiacidi (AHA)

Spesso utilizzati nei peeling, questi acidi della frutta sono noti per le loro proprietà esfolianti. Infatti, hanno la capacità di staccare la pelle morta in superficie e di stimolare il rinnovamento delle cellule epidermiche.


Nella cura della pelle, esistono diversi AHA, tra cui:

  • L'acido glicolico, derivato dalla canna da zucchero, è noto per la sua capacità di esfoliare gli strati superiori dell'epidermide, oltre che per le sue proprietà astringenti e detergenti. Ha anche proprietà idratanti grazie al suo effetto stimolante sul rinnovamento cellulare e sulla sintesi dell'acido ialuronico.

  • L'acido lattico si ottiene dalla fermentazione del latte e di alcuni frutti. Oltre alle sue proprietà cheratolitiche (che ripristinano la normale cheratinizzazione della pelle e ne favoriscono il rimodellamento fisiologico), è stato dimostrato che migliora l'idratazione della pelle. Grazie al suo peso molecolare più elevato rispetto all'acido glicolico, l'acido lattico rimane sulla superficie della pelle. Questa azione superficiale gli permette di esfoliare e idratare la pelle senza irritarla. Inoltre, è una molecola naturalmente presente nella pelle come parte del Fattore di Idratazione Naturale (NMF).

  • L'acido mandelico proviene dalle mandorle. Questo principio attivo ha anche un'azione antibatterica e antinfiammatoria ed è particolarmente indicato per le pelli con imperfezioni.


Retinolo

Il retinolo appartiene alla famiglia dei retinoidi, derivati della vitamina A, come l'acido retinoico e il retinale. Il retinolo è autorizzato fino allo 0,3% in un prodotto cosmetico senza risciacquo. In concreto, questo principio attivo esfolia la superficie dell'epidermide ed elimina le cellule morte. Stimola inoltre il rinnovamento cellulare e regola l'attività dei melanociti responsabili dell'iperpigmentazione. Inoltre, stimola la produzione di collagene ed elastina (per questo spesso consigliato per uniformare la grana della pelle e rimpolpare le rughe).


L'effetto collaterale più comune dei prodotti per la cura della pelle a base di retinolo è l'irritazione della pelle, caratterizzata da rossore, prurito e persino un leggero bruciore. Per questo motivo questo principio attivo è sconsigliato alle pelli sensibili e/o atopiche.


Conclusioni: cosa puoi fare adesso?

Nonostante la lista di ingredienti che potrebbero rivelarsi irritanti ed aggressivi sulla nostra pelle sia relativamente lunga, ci tengo a ricordarti che:

  • i prodotti che troviamo in commercio sono testati e sicuri per l'uso cutaneo. Quello che possiamo fare noi è scegliere il prodotto che più ci corrisponde e che più è in linea con i nostri valori;

  • se si soffre di dermatite, eczema o altre problematiche della pelle, è sempre una buona idea consultare un professionista del settore (medico, farmacista, dermatologo) per analizzare la situazione;

  • se hai la pelle sensibile (in generale), prima di applicare un prodotto nuovo su tutto il corpo, testalo su piccole parti come l'interno del polso, l'interno del gomito o dietro al ginocchio. Se ci sarà una reazione, lo vedrai subito!

  • se non riesci a trovare il prodotto giusto per te e hai voglia si sperimentare, valuta l'autoproduzione: alcuni prodotti come creme e shampoo sono facilmente realizzabili in casa e grazie alla scelta personalizzata degli ingredienti hai un'elevata possibilità di formulare il prodotto giusto per te!


Se hai ancora dei dubbi... Ricordati che osservare ed ascoltare il tuo corpo è la cosa più utile che puoi fare per prendertene cura al meglio!


Ti abbraccio forte,

Francesca


 

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Grazie di leggere
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