Shampoo solidi naturali: come scegliere quello giusto per te
- Francesca - Ecodalia

- 8 nov
- Tempo di lettura: 5 min
Negli ultimi anni, gli shampoo solidi naturali hanno conquistato sempre più spazio nelle nostre docce. Pratici, compatti e privi di plastica, promettono capelli puliti e un pianeta un po’ più leggero. Ma chi si avvicina per la prima volta a questo tipo di prodotto si trova spesso in un piccolo… labirinto!
Capelli unti, effetto ceroso, o al contrario troppo secchi. Perché succede questo? E come possiamo evitarlo? La risposta è semplice: non tutti gli shampoo solidi sono uguali.
In questo articolo ti aiuto a capire le differenze tra le due grandi famiglie di shampoo solidi naturali e come scegliere quello ideale per te (e per i tuoi capelli).
INDICE DELL'ARTICOLO

1. Due tipi di shampoo solidi naturali: sapone o detergente?
Sotto lo stesso nome “shampoo solido” si nascondono in realtà due prodotti molto diversi, con ingredienti, pH e risultati differenti. Vediamoli insieme!
Shampoo solido saponificato a freddo (SAF)
È un vero e proprio sapone formulato per i capelli. Nasce quindi da una reazione di saponificazione tra oli vegetali, burri e una soluzione di soda caustica (idrossido di sodio), che trasforma i grassi in sali e glicerina. Il risultato è un detergente naturale, nutriente e artigianale con le seguenti caratteristiche:
Aspetto: liscio, simile a una saponetta.
pH: alcalino (circa 9). Vista la basicità di questo tipo di shampoo, viene solitamente consigliato un risciacquo acido dopo l'utilizzo per riportare il pH del cuoio capelluto al suo pH originario.
Ingredienti tipici di composizione (esempi): olio d’oliva, olio di cocco, burro di karité, oli essenziali, macerati di erbe.
Shampoo solido con tensioattivi delicati
In questo caso, niente saponificazione. Si parte da un tensioattivo già pronto, derivato da fonti vegetali (come il Sodium cocoyl isethionate – SCI o il Sodium coco sulfate – SCS), e lo si unisce a oli, burri e polveri botaniche e/o minerali. Uno shampoo solido fatto in questo modo avrà le seguenti caratteristiche:
Aspetto: più compatto e granuloso, spesso modellato in stampi o presse.
pH: neutro o leggermente acido, più vicino a quello della pelle.
Ingredienti tipici di composizione (esempi): SCI (o altro tensioattivo), burro di mango, olio di argan, polvere d’ortica, argilla bianca.
2. Come capire quale tipo shampoo solido stai usando?
L'unico modo per scoprire con chiarezza quale tipo di shampoo solido stai usando è quello guardare la lista degli ingredienti (INCI):
Se trovi nomi come Sodium Olivate, Sodium Cocoate o Glycerin, è un sapone saponificato a freddo.
Se leggi Sodium cocoyl isethionate, Sodium coco sulfate o simili, si tratta di uno shampoo con tensioattivi delicati.
Un altro trucco? La texture: il sapone è particolarmente liscio e opaco, mentre il secondo tipo è più “compattato” e grana fine.
Se non sai come leggere le etichette (ti posso capire, spesso sono incomprensibili a prima vista!), ho preparato qui una guida alla lettura delle etichette cosmetiche.
3. Quale shampoo solido naturale scegliere per i tuoi capelli?
Entrambi possono essere ottime opzioni, tutto dipende dal tuo tipo di capello, dall’acqua che usi e dalle tue abitudini.
Shampoo saponificato a freddo (SAF)
Vantaggi
100% naturale e biodegradabile
Economico e spesso artigianale (puoi realizzarlo anche tu in casa!)
Può essere usato anche sul corpo
Dura a lungo
Svantaggi
pH alcalino → richiede un risciacquo acido
Non sempre compatibile con capelli fini o acqua dura
Può lasciare una sensazione cerosa
Ideale per: capelli spessi, ricci o secchi, chi ama i prodotti artigianali e semplici.
Shampoo solido con tensioattivi delicati
Vantaggi
pH equilibrato, simile a quello dei capelli
Funziona bene anche con acqua dura o fredda
Risultato leggero e pulito, come uno shampoo tradizionale
Facile da personalizzare (puoi realizzarlo tu e scegliere una gran parte degli ingredienti in funzione del tuo tipo di capelli)
Svantaggi
Prezzo più alto del sapone-shampoo
Più difficilmente biodegradabile (a seconda del tensioattivo che viene usato potrebbe non essere consigliato l'usare direttamente in natura)
Ideale per: chi ha capelli fini, tendenza al grasso, o vuole passare facilmente da uno shampoo liquido a uno solido.
4. Il mio consiglio per te
Se sei alle prime armi con i cosmetici solidi, inizia da uno shampoo con tensioattivi delicati: è più simile a quello a cui sei abituatə, facile da risciacquare e con risultati più immediati. Quando avrai preso confidenza, potrai sperimentare con gli shampoo saponificati, più artigianali e autentici, ma anche un po’ più “selvaggi”.
Ricorda: il segreto è sempre ascoltare i tuoi capelli. Ogni cuoio capelluto reagisce in modo diverso, e l’unico modo per trovare il tuo shampoo ideale è… provare!
✨ In sintesi:
Ci sono due tipi di shampoo solidi naturali: uno è un sapone artigianale, l’altro un detergente delicato.
Nessuno è “migliore” in assoluto: tutto dipende dal tuo tipo di capello e dalle tue esigenze.
Entrambi ti aiutano a ridurre la plastica e gli imballaggi, a scegliere ingredienti più consapevoli e prenderti cura del Pianeta.
💫 Mini guida alla transizione verso lo shampoo solido
Passare a uno shampoo solido è un piccolo gesto quotidiano che può avere un grande impatto sulla tua pelle, sui tuoi capelli e sul Pianeta. Ma come ogni cambiamento, anche i capelli hanno bisogno di un po’ di tempo per adattarsi.Ecco come accompagnare la transizione con dolcezza e pazienza.
1️⃣ Comprendi la differenza
Se hai sempre usato shampoo liquidi tradizionali, i tuoi capelli sono abituati a siliconi, filmanti e agenti leviganti che “mascherano” lo stato reale della fibra capillare. Quando li elimini, i capelli devono disintossicarsi: possono risultare più opachi, pesanti o “strani” per qualche lavaggio. È normale! Fa parte del processo di riequilibrio naturale del cuoio capelluto.
2️⃣ Scegli lo shampoo giusto per te
👉 Se hai capelli fini o tendenti al grasso, inizia con uno shampoo solido a base di tensioattivi delicati (SCI, SCS, ecc.): sarà più simile a uno shampoo liquido classico.
👉 Se ami l’artigianalità e hai capelli secchi o ricci, puoi sperimentare con uno shampoo saponificato a freddo (SAF), ricordandoti di abbinare un buon risciacquo acido.
3️⃣ Aggiungi il risciacquo acido
È il segreto per chi usa shampoo solidi naturali! Aiuta a riequilibrare il pH, chiudere le cuticole e donare lucentezza e morbidezza. Trovi tutto quello che ti serve sapere sul risciacquo acido qui.
4️⃣ Idrata e nutri
Durante la fase di transizione, alterna lavaggi con impacchi leggeri o balsami naturali (ad esempio con gel d’aloe, oli leggeri o idrolati). Questo aiuta i capelli a ritrovare elasticità e brillantezza.
5️⃣ Sii paziente e osserva
Ogni chioma ha i suoi tempi. La transizione può durare da 2 a 6 settimane, a seconda del tipo di capelli e dell’acqua della tua zona. Ascolta la tua cute, varia le ricette e non scoraggiarti: una volta superata la fase iniziale, i tuoi capelli saranno più forti, leggeri e vivi!
🌿 Bonus tip
Per non sprecare il tuo shampoo solido, conservalo all’asciutto tra un lavaggio e l’altro. Appoggialo su una griglia o in un portasapone drenante: durerà molto di più così!
In sintesi: La transizione allo shampoo solido è un piccolo viaggio di adattamento, ma il risultato è una chioma più naturale, un cuoio capelluto più sano e una routine più sostenibile.
E tu, usi già uno shampoo solido? Se sì, quale hai scelto? E se invece ancora non lo hai fatto: che cosa ti blocca dall'usarlo? Ti leggo con piacere nei commenti! Un abbraccio🫧
Francesca
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